Basta «cause di forza maggiore»
I pendolari verranno risarciti

Via libera del Pirellone alla mozione presentata dai 5 Stelle che chiede alla Giunta di adeguare immediatamente le condizioni del contratto di trasporto di Trenord a quanto previsto dalla Corte di giustizia europea

Via libera del Consiglio regionale della Lombardia alla mozione del Movimento 5 Stelle Lombardia che ha chiesto alla Giunta l’adeguamento immediato delle condizioni del contratto di trasporto di Trenord a quanto previsto dalla Corte di giustizia europea (sentenza 509/11 del 2013) che stabilisce che «i viaggiatori hanno diritto al rimborso parziale del prezzo del biglietto del treno in caso di ritardo significativo, anche se questo è dovuto a cause di forza maggiore».

L’indennizzo deve corrispondere al 25% del prezzo pagato in caso di ritardo compreso tra i 60 e i 119 minuti, e sale al 50% qualora il ritardo sia superiore alle due ore.

Per i giudici europei «un’impresa ferroviaria non può inserire nelle proprie condizioni generali di trasporto una clausola che la esoneri dall’obbligo d’indennizzo per il prezzo del biglietto in caso di ritardo causato da forza maggiore», perché non è previsto dalle «regole uniformi, che rientrano nel diritto internazionale».

«Un’ottima notizia per pendolari e viaggiatori: ci auguriamo che la Giunta dia senza indugio seguito a quanto approvato dal Consiglio regionale. Trenord è una azienda partecipata da Regione Lombardia che dovrebbe servire i cittadini e operare nel solco della legislazione nazionale e europea e non ostacolare in nessun modo i diritti dei viaggiatori», commenta Eugenio Casalino, primo firmatario della mozione. Inoltre è stato approvato un emendamento che prevede che Trenord istituisca anche un indennizzo ai titolari della tessera «Io viaggio».

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