Bergamasca dispersa in Nepal
Ore d’ansia dopo il terremoto

Le ore non passano più per i genitori di Fiorella Fracassetti, copywriter di 39 anni che vive a Bergamo: non si hanno notizie di lei da martedì scorso. È in Nepal dallo scorso settembre e sarebbe dovuta tornare a casa martedì 28 aprile. «Siamo molto preoccupati, non riusciamo a metterci in contatto con lei in alcun modo – racconta mamma Raffaella – speriamo che la Farnesina ci faccia avere presto sue notizie».

Sono stati loro, sabato 25 aprile, a chiamare la Farnesina segnalando che la figlia si trovava a Kathmandu. Ma in Nepal il terremoto ha messo fuori uso le linee elettriche, è impossibile caricare i cellulari o trovare un internet point da cui collegarsi. Anche gli amici in questi giorni hanno tentato di contattarla, ma senza esito.

A un centinaio di chilometri di distanza, sulle pendici del Lhotse sta vivendo momenti drammatici Annalisa Fioretti, 38 anni, sposata con due bambini, medico alla Quarenghi di San Pellegrino e alpinista. Scampata alla valanga che ha travolto il campo base seminando morte e distruzione, sta aiutando i soccorritori nonostante i grandi rischi per le continue scosse.

Oltre alla pubblicitaria bergamasca, non si hanno più notizie di quattro speleologi italiani, che si trovavano nell’area del villaggio di Langtang, completamente raso al suolo dal terremoto. Intanto si è tragicamente aggravato il bilancio delle vittime del sisma: l’ultimo bollettino ufficiale ieri registrava oltre 2.500 morti e più di 6.000 feriti.

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