Bergamo, che spettacolo la Mille Miglia
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Folla e applausi per la grande corsa delle auto d’epoca in centro: tappa davanti al Teatro Donizetti per la punzonatura. La manifestazione, prima di arrivare a Bergamo, è stata all’Autodromo di Monza. Nel primo pomeriggio l’arrivo a Brescia.

La mattinata a Bergamo si è aperta con la sfilata delle Ferrari, poi, verso le 11,30, l’arrivo delle auto d’epoca davanti al Donizetti tra due ali di folla. Tantissime le persone che hanno voluto seguire la tappa storica della Mille Miglia non solo in città, ma anche nei comuni della provincia toccati dalla corsa. Anche sui social network raffica di foto e tweet: l’hashtag è #MilleMiglia.

Dopo la tappa a Bergamo, la manifestazione è partita per Brescia. Il primo equipaggio giunto al traguardo in Viale Venezia a Brescia è Juan Tonconogy e Guillermo Berisso su Bugatti T 40 del 1927, che precedono la seconda vettura classificata di Andrea Vesco e Andrea Guerini su FIAT 514 MM del 1930 e, al terzo posto, Ezio Martino Salviato e Caterina Moglia su Bugatti T 40 del 1928.La classifica viene aggiornata sul sito www.1000miglia.it.

Dopo la notte parmense, per la Mille Miglia quella del 17 maggio è una giornata molto intensa per la rievocazione numero 33 di quello che Enzo Ferrari definì un «museo viaggiante unico al mondo». Gli equipaggi dirigendosi in direzione Milano, hanno attraversato Piacenza e Lodi, giungendo quindi a Monza per un tributo all’Expo Internazionale, al hanno reso omaggio davanti a Villa Reale, sede istituzionale della Regione Lombardia per Expo 2015. A Monza anche alcune prove cronometrate all’interno della pista dove ogni anno si corre il Gran Premio d’Italia di Formula 1. Poi l’attesa tappa a Bergamo.

Sono 1609,344 chilometri, la «corsa più bella del mondo». Una gara-mito, un mito-gara, quattro giorni in giro per l’Italia, Brescia-Roma e ritorno.Quest’anno si passa anche dal centro di Bergamo, come non era mai accaduto. Già nell’immediato dopoguerra, un paio di passaggi consecutivi (nel 1947 e 1948) avevano sfiorato Bergamo, ma senza entrare in centro: nella statistica ufficiale riguardante i passaggi in ogni città, la doppia presenza orobica è conteggiata, tanto che Bergamo compare a quota due, come Milano (solo Brescia ne ha ventiquattro su ventiquattro, già Roma è sotto di uno, essendo stata evitata nel 1940).

La carovana ha attraversato la città di Bergamo arrivando da Mozzo, percorrendo via Briantea, via Salvo d’Acquisto, via Corpo Italiano di Liberazione, via Broseta, piazza Pontida, via XX Settembre, Sentierone e Donizetti. Poi, in uscita, via Tasso, via Pignolo, via Borgo Palazzo e avanti verso Seriate. Il Donizetti è stato il luogo della punzonatura.

Prima e dopo la città, tutto il percorso nella provincia: da Trezzo sull’Adda la corsa è entrata nella Bergamasca da Capriate San Gervasio, per poi proseguire per Brembate, Filago, Madone, Bonate Sotto, Bonate Sopra, Presezzo, Ponte San Pietro e Mozzo; in uscita, dopo Seriate, Calcinate, Cavernago, Mornico al Serio e Palosco, per poi procedere verso Brescia, passando da Chiari e da Rovato.

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