Bergamo diventa una«città leggera»
Appartamenti a disposizione dei disabili

La città di Bergamo diventa leggera: nasce un sistema territoriale di residenzialità leggera a favore di persone con disabilità. Il progetto, dalla forte impronta sociale e territoriale, coinvolgerà 35 ragazzi maggiorenni in nove appartamenti, di cui otto messi a disposizione del Comune di Bergamo e uno privato, dislocati in sei diversi quartieri della città.

Sono state avviate da tempo delle collaborazioni con attori significativi del territorio – le Parrocchie dei quartieri coinvolti, le realtà del volontariato, l’Asl – al fine di radicare saldamente i progetti residenziali entro i contesti di appartenenza. L’obiettivo dichiarato è quello della crescita della comunità che, grazie alla presenza e alla condivisione con persone con disabilità, scopre di essere capace di corresponsabilità, di prendersi cura di chi è più fragile.

Il sistema territoriale si basa su una presenza diffusa e capillare di forme abitative a favore di persone con disabilità che prevedano livelli diversi di autonomia. Gli appartamenti sono stati progettati con differenti livelli di protezione - media, medio bassa a bassa, con una presenza educativa ridotta - e, negli appartamenti con protezione media, pensata a scalare man mano che gli ospiti acquisiranno un grado di autonomia maggiore. Fin da subito al momento della realizzazione si è realizzato un forte radicamento territoriale.

La filiera tra i diversi appartamenti consentirà il raggiungimento di livelli sempre più alti di autonomia, con la possibilità di passaggi graduali da situazioni abitative maggiormente protette a situazioni abitative con un livello di protezione basso.

Il Comune di Bergamo svolge un ruolo fondamentale nel progetto, essendone non solo promotore e finanziatore, ma anche regista dell’iniziativa. Il Consorzio Sol.co Città Aperta, già da tempo in co-progettazione con il Comune di Bergamo per la gestione della rete dei servizi per la disabilità, è il capofila del progetto per l’importante finanziamento ottenuto da Fondazione Cariplo Milano.

Partner del progetto sono Fondazione Casa Amica - immobiliare sociale di Bergamo – e la Cooperativa sociale L’impronta, proprietaria del nono appartamento coinvolto nel progetto e che ha il compito della gestione delle residenze sotto il profilo del lavoro educativo, di accompagnamento alle famiglie e di costruzione delle reti territoriali.

Ad oggi gli appartamenti aperti sono due a Redona, in via Calzecchi Onesti, la cui inaugurazione è prevista per venerdì 5 giugno alle 16 alla presenza dell’assessore alla coesione sociale Maria Carla Marchesi e del Parroco Don Gianangelo Ravizza. Il giorno successivo, sabato 6 giugno dalle 15 alle 19, vi sarà la presentazione pubblica del progetto all’interno della Festa di Primavera, festa del quartiere in cui tutte le associazioni e le agenzie educative si presenteranno alla comunità; uno al Villaggio degli Sposi, la cui inaugurazione è prevista per sabato 30 maggio alle ore 18 alla presenza dell’Assessore alla coesione sociale Maria Carla Marchesi e del Parroco Don Patrizio Moioli, inserita all’interno della manifestazione «Fischio d’Inizio» e della Festa di Comunità dell’oratorio.

«Si tratta di un progetto di grande rilevanza e significato per quello che riguarda la disabilità a Bergamo, – spiega l’Assessore alla Coesione Sociale del Comune di Bergamo Maria Carolina Marchesi – non solo perché aiuta concretamente le persone disabili nella vita di tutti i giorni, migliorandone sempre più l’autonomia, ma anche per le ricadute positive che può generare sui territorio, creando una sempre maggiore consapevolezza e comprensione sul tema della fragilità».

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