Bombe del lago come oggetti d’arredo
Artigiano condannato a quattro anni

Pericolosi o no, come oggetti d’arredo erano senz’altro un po’ kitsch. Ma a W. L., artigiano di 52 anni di San Lorenzo di Rovetta, i residuati bellici utilizzati a mo’ di soprammobili in salotto sono costati ben più di una semplice critica al buon gusto: quattro anni di condanna e 2.500 euro di multa.

L’uomo è stato riconosciuto colpevole del reato di detenzione illegale di armi da guerra. «È un’ingiustizia - ci racconta lui al telefono, piangendo, dopo la sentenza - erano solo innocui cimeli che avevo raccolto durante un’immersione sul fondale del lago d’Iseo (nella foto un’immagine tratta da un video su Youtube, ndr). Mi hanno inflitto una condanna pesantissima, sono disperato».

I guai per l’artigiano di Rovetta, appassionato di immersioni, iniziano nel mese di novembre del 2009. I carabinieri di Clusone intervengono a casa sua per sedare una lite in famiglia. Ci riescono, ma la situazione appare esplosiva per ben altre ragioni. Guardandosi attorno in salotto, i militari notano in un’elegante vetrinetta alcuni oggetti bizzarri. «E questi, da dove arrivano?».

Il tutto si traduce in un verbale di sequestro che elenca i seguenti reperti, direttamente dalla seconda guerra mondiale: tre bombe da mortaio britanniche calibro 51, 440 grammi di balistite (polvere da sparo), altre tre bombe a mano britanniche classificate come «offensive», tre bossoli di fabbricazione italiana «parti di munizioni di arma da guerra», altri 1.160 grammi di balistite, 230 di cordite e 105 di propellente lamellare.

In questo video di Youtube bombe e addirittura una Fiat 127 scovate durante un’immersione a Tavernola.

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