Bossetti, giudici in Camera di Consiglio
La sentenza slitta a dopo mezzanotte

A Brescia si allungano i tempi per la sentenza d’appello del caso Yara.

I giudici della Corte d’appello di Brescia si sono chiusi in Camera di Consiglio poco dopo le 9,30, appena terminate le dichiarazioni spontanee di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in primo grado dal Tribunale di Bergamo per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. Un caso non semplice, come conferma il fatto che la sentenza è attesa non prima delle 22. Lo conferma Claudio Salvagni, avvocato della difesa, che su Facebook ha postato alle 19,30 un eloquente post: «Dalla Cancelleria ci dicono 2-3 ore ancora». E se in un primo tempo si pensava ad una sentenza entro le 22, ora l’orario si è ulteriormente spostato in avanti, a dopo mezzanotte.

La Corte si è riunita in Camera di consiglio per emettere una decisione che potrà essere una sentenza di conferma dell’ergastolo o di aggravamento con i sei mesi di isolamento diurno come chiesto dall’accusa o di assoluzione; ma i giudici potrebbero anche optare per un’ordinanza con cui disporre la ripetizione dell’esame del Dna trovato sul corpo della ragazza e attributo a Bossetti che anche oggi il muratore ha detto essere «sbagliato». «Quel Dna non è il mio», ha ribadito in mezzora di dichiarazioni. I giudici non hanno dato indicazioni su quando leggeranno la loro decisione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA