Calderoli: «Il Papa mi sta deludendo
In Vaticano niente extracomunitari»

«Ho avuto la fortuna di conoscere papa Bergoglio, che all'inizio mi aveva entusiasmato ma ora mi sta deludendo: andando in Vaticano un rom o un marocchino non l'ho mai incontrato, perché se sei irregolare c'è l'arresto». Così il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, alla BerghemFest di Alzano.

Nella Lega «bisognava darsi da fare molto di più» per ottenere qualcosa da Roma. Questa è la constatazione di Umberto Bossi, che arrivando venerdì sera 22 agosto alla 25ª edizione della BerghemFest di Alzano, ha risposto ai giornalisti su che cosa sia significato per lui questo quarto di secolo di battaglia politica.

Rispetto a 25 anni fa, ha spiegato il presidente del Carroccio, «è rimasto uguale lo spirito, ma la differenza è che una volta queste persone pensavano che avrebbero dovuto combattere: adesso, dopo tanti anni, avendo visto che Roma non vuole cambiare un cavolo, avevano ragione i bergamaschi e bisognava darsi da fare molto di più».

L'ex leader ha quindi confermato di avere un buon rapporto con il segretario Matteo Salvini, dicendosi «sempre sereno e gagliardo». «Siete voi che inventate tutto» ha replicato ai giornalisti a proposito del caso delle spese sostenute dal movimento per il suo staff, che secondo alcune ricostruzioni stavano aprendo un contenzioso legale. Fiducioso che «si risolverà» positivamente, Bossi si è infine detto fiducioso sull'esito della sua vicenda giudiziaria, con l'udienza preliminare fissata il 10 ottobre a Milano.

Per la riforma del Senato «siamo passati da una bella mer...» arrivata all'inizio «a una merdi..., ma sempre di mer... si tratta» e dunque «è migliorabile». Così il leghista Roberto Calderoli, fra i relatori del testo, ha parlato della riforma del Senato alla BerghemFest. Secondo Calderoli, «la riforma arrivata era una bella mer...», ma ha aggiunto di averla «come relatore di maggioranza rivoltata» migliorandola un po’.

Secondo Calderoli, in particolare, un Senato non eletto «è inaccettabile». Ma nella riforma vede novità importanti come l'introduzione dei referendum propositivi «alla Svizzera, finalmente». Detto questo, il relatore leghista non giudica positivamente l'impianto complessivo della riforma del ministro Boschi. E dal palco della festa di Alzano Lombardo, accanto ad Umberto Bossi, ha lanciato un avvertimento al governo Renzi in vista dell'approvazione della legge elettorale. A quel punto, secondo il vicepresidente del Senato, «l'unica forza politica che potrà dare i voti a Renzi per le riforme è la Lega e a quel punto chiederemo di cambiare l'altro terzo della riforma del Senato, dopo averne cambiati due terzi». Calderoli ha poi concluso il discorso parlando del presidente del Consiglio come uno che alla fine «va bene a vendere le padelle antiaderenti».

«Ho avuto la fortuna di conoscere papa Bergoglio, che all'inizio mi aveva entusiasmato ma ora mi sta deludendo: andando in Vaticano un rom o un marocchino non l'ho mai incontrato, perché se sei irregolare c'è l'arresto». Così il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ha parlato dell'accoglienza che gli istituti della Chiesa cattolica garantiscono agli immigrati in Italia.

«Se li tenga in Vaticano - ha aggiunto parlando del Papa al BerghemFest della Lega - e non ce li mandi nella Bargamasca». Secondo l'esponente del Carroccio del resto le proprietà della Chiesa sono soprattutto frutto «dei lasciti e dell'otto per mille, destinati ai nostri figli e nipoti e non agli extracomunitari». Quello di Calderoli è stato un lungo discorso, quasi uno sfogo davanti ai militanti, durante il quale ad un passaggio successivo si è comunque detto «profondamente cattolico» spiegando una serie di recenti vicissitudini personali, tra cui sei operazioni chirurgiche: Calderoli si è più volte commosso al microfono, anche quando ha ricordato la madre, recentemente scomparsa.

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