Buon latte e bravi «netturbini»
In valle è «caccia» agli asini

Gelato, ma anche biscotti, cioccolatini e cosmetici. Col latte d’asina si fare pure questo. Ma soprattutto viene dato a bambini intolleranti al latte vaccino. E con gli asini si recupera il territorio, quello più abbandonato.

Gelato, ma anche biscotti, cioccolatini e cosmetici. Col latte d’asina si fare pure questo. Ma soprattutto viene dato a bambini intolleranti al latte vaccino. E con gli asini si recupera il territorio, quello più abbandonato. Aiutando anche i piccoli comuni di montagna, in difficoltà a tenere i pascoli ormai invasi da sterpaglie o dal bosco che avanza.

Questo fa il Consorzio orobico bianco latte d’asina (Cobla) nato da circa un anno per iniziativa di Francantonio Belotti di Camerata Cornello e Mario Pucci di Albino.

A loro, poi, si sono aggiunti l’azienda agrituristica Paganì di Oltre il Colle, Mario Fucili di Cene e Luigi Cattani di Strozza . Belotti, da circa due mesi, ha aperto il suo laboratorio di mungitura in una stalla a Olmo al Brembo («grazie alla disponibilità della proprietaria di Milano») e, in questi anni, è diventato il punto di riferimento dei consorziati per l’utilizzo degli asini nella pulizia dei pascoli. E ora, di fronte all’aumento di richiesta, lancia l’appello a singoli o aziende che, nella loro attività, tengono generalmente alcuni ciuchi: il laboratorio di mungitura è a disposizione della valle, portate pure qui i vostri animali.

In Valle Brembana, insomma, un punto di riferimento per la raccolta del latte d’asina ma anche per l’utilizzo dei somari - sempre più richiesti - per il recupero del territorio.

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