Cacciatori, l’«orgoglio» sfila in Umbria
Da Bergamo 7 pullman - Foto e video

Da Assisi a Bastia Umbra, tre chilometri per dichiarare il proprio amore per la loro passione messa a dura prova nelle ultime stagioni e per difenderla dagli attacchi provenienti dal mondo animalista e dalla burocrazia. Sono stati 5mila i cacciatori che hanno preso il via in Umbria alla 2° edizione dell’Orgoglio Venatorio, che vede ancora una volta vicini alle tematiche venatorie diverse rappresentanti delle associazioni delle nostra provincia.

Sono stati 7 i pullman partiti da Bergamo, a cui si aggiungono i 9 di Brescia per un totale di 1000 cacciatori provenienti dalle due province. A livello italiano non mancava nessuno, isole comprese, dal Nord Italia agli organizzatori umbri, passando alle sezione di cacciatori di Frosinone, Brindisi, dalla Sicilia e dalla Sardegna.

Il messaggio è stato chiaro, nonostante un’unica voce fuori dal coro, quella del presidente nazionale del Cpa Alessandro Fiumani che ha richiamato ai presenti la parola tesseramento: per una giornata tutti uniti senza badando troppo all’associazionismo, al grido «Orgoglioso d’essere cacciatore».

La giornata era iniziata con la Messa del cacciatore officiata dai frati francescani nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi: dopo la sfilata per le vie, secondarie, che portano da Assisi a Bastia Umbria i protagonisti dell’Orgoglio Venatorio hanno preso parola difendendo a spada tratta la loro passione tanto bistrattata, con un unico grande slogan: «Je suis un cacciatore» e l’appuntamento fissato per il prossimo anno a Brescia.

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