Caldaie, gli artigiani in campo
«Il nostro obiettivo è la sicurezza»

La confusione regna discretamente sovrana sulla nuova normativa in materia di caldaie. Confartigianato, Cna e Lia cercano di riportare un attimo di ordine con un dettagliato intervento.

Il Libretto è la «carta d’identità» dell’impianto che ne identifica le caratteristiche tecniche, registra tutte le modifiche, le sostituzioni di apparecchi e componenti e gli interventi di manutenzione effettuati. A partire dallo scorso 15 ottobre, in occasione di una nuova installazione, gli impianti devono essere dotati dei nuovi libretti. La compilazione iniziale deve essere effettuata a cura dell’impresa installatrice all’atto della prima messa in funzione dell’impianto. Per quelli già esistenti, il nuovo libretto può essere rilasciato dal manutentore, in occasione della prima manutenzione effettuata al fine di inviare la Dichiarazione di avvenuta manutenzione (Dam all’ente competente.

Il nuovo libretto di impianto si compone di schede molto puntuali e dettagliate attraverso le quali il manutentore o l’installatore, in nome e per conto dell’utente, deve registrare le diverse informazioni tecniche che la normativa impone di raccogliere e registrare.

Per la compilazione del libretto, il proprietario/il conduttore/il responsabile dell’impianto deve mettere a disposizione i seguenti dati:

- Dati catastali dell’edificio in cui è ubicato l’impianto termico

- Riferimenti all’attestato di prestazione energetica (Ace/Ape)

- Il punto di riconsegna del combustibile - Pdr

- Il punto di riconsegna dell’energia elettrica - Pod

- Il Codice di registrazione al Registro Sonde geotermiche (Rsg)

- Il codice pratica del sistema Muta-Fer

- Dati dei consumi energetici

- Dati relativi al grado di durezza dell’acqua

In assenza dei dati sopra riportati è impossibile compilare correttamente il libretto ed inserire la documentazione nel Curit (Catasto unico regionale impianti termici). Il proprietario/conduttore verrebbe quindi meno ad un obbligo previsto da Regione Lombardia e quindi diventerebbe sanzionabile da parte degli enti preposti al controllo: Provincia e Comune.

Tutto quanto sopra indicato avviene a seguito della citata legge che ha imposto ulteriori obblighi agli utenti e la disponibilità degli installatori/manutentori deve essere apprezzata in quanto tenta di venire incontro alle difficoltà dei proprietari/conduttori. Appare chiaro che questa compilazione comporta ovviamente difficoltà per gli utenti e ulteriore impegno da parte degli installatori/manutentori, che già stanno sostituendo gli enti pubblici nella targatura degli impianti (e alle relative procedure) in forma gratuita, non si può non tenere conto.

Il lavoro svolto dagli installatori/manutentori ha il solo scopo di adeguare gli impianti alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente. I requisiti e la professionalità dei nostri artigiani, che sono qualificati, abilitati e certificati, sono un elemento importante in un mondo di incertezza normativa e tecnica. Le associazioni di categoria incontreranno a breve le associazioni dei consumatori per informare delle procedure intraprese e per un cordiale confronto sulle attività previste dalla legge.

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