Cambia l’etichetta: astici a 10 euro
Presa al market, donna a processo

Andata a far la spesa per il cenone di fine anno, non si accontentò di cotechino e lenticchie. Preferì 6 astici al sontuoso banco ittico.

Come darle torto. Peccato che – è la ricostruzione – prima di andare alla cassa staccò l’etichetta del prezzo, 71 euro e 22 centesimi, per poi ripesare la confezione alla bilancia self-service del reparto frutta e verdura.

Così, miracolosamente ma non troppo, gli astici divennero litchi (quei frutti di origine cinese dalla scorza rugosa e la polpa bianca e dolce) anch’essi tipici dei centrotavola di Capodanno, con l’indubbio pregio di costare assai meno dei crostacei (solo 10 euro e 92 centesimi).

Data la ressa del giorno di San Silvestro l’ignara cassiera ci cascò e passò al lettore ottico gli astici come se fossero frutta.

Poi però spuntò un addetto alla sicurezza: l’aveva notata scambiare le etichette dei prezzi e la aspettava al varco. Mercoledì per la donna è iniziato il processo in Tribunale.

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