Caravaggio: liberate due romene ridotte in schiavitù, arrestati tre connazionali

Tenevano segregate nella Bassa Bergamasca due giovani donne connazionali: tre cittadini romeni, tutti irregolari, sono stati arrestati dalla squadra anticrimine del commissariato di polizia di Treviglio con l’accusa di sequestro di persona e riduzione in schiavitù ai danni delle due giovani romene, una delle quali minorenne. Il ritrovamento e la liberazione delle due «schiave» è avvenuto durante un’irruzione in un casolare semidiroccato alla periferia di Caravaggio.

Nell’edificio la polizia ha sorpreso sia i tre romeni sia le due giovani donne: una di queste, quella di 17 anni, dormiva all’interno di un angusto vano ricavato nel cassettone di un vecchio mobile-letto.

Nella cascina abbandonata, priva di corrente elettrica e acqua, gli agenti hanno anche ritrovato una notevole quantità di merce (soprattutto capi di abbigliamento e telefonini) e, in un’intercapedine, i passaporti delle due giovani segregate, minacciate e costrette a rubare nei negozi e nei centri commerciali della zona. Secondo la ricostruzione degli investigatori, le due romene, avevano raggiunto l’Italia attraverso i canali dell’immigrazione clandestina con la promessa di essere impiegate in un lavoro lecito.

(01/10/2003)

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