Case, i tempi sono sempre difficili
Volumi a -21%, prezzi giù del 17,5%

Tempi sempre duri per il mercato immobiliare a Bergamo. Il trend è rimasto invariato nel 2013: ma è in aumento il numero degli immobili messi in vendita. Nel settore residenziale si è visto un calo dei volumi (-21,25%) e dei prezzi (-17,5%). Lo dice il rapporto della Fiaip.

Tempi sempre duri per il mercato immobiliare a Bergamo. Il trend è rimasto invariato nel 2013: ma è in aumento il numero degli immobili messi in vendita. Nel settore residenziale si è visto un calo dei volumi (-21,25%) e dei prezzi (-17,5%). Lo dice il rapporto della Fiaip con la rilevazione condotta ad aprile.

Gli agenti immobiliari professionali lanciano un monito: «Sebbene si affaccino dei timidi segnali di ripresa - hanno detto nel corso di una conferenza stampa presentando le cifre -, resta impossibile prevedere quando usciremo davvero dalla crisi, perché siamo di fronte ad un nuovo paradigma economico che deve indurre tutti al realismo».

Si conferma infatti per il sesto anno consecutivo il calo dei prezzi medi delle compravendite nel 2013. Valori in calo anche negli altri settori: -22,5% per commerciale e uffici, e -20% per i capannoni urbani e di cintura, confermando la crisi del settore terziario e produttivo.

Aumentata al 40% (era l 32,88% nel 2012) la quota di acquirenti bergamaschi che comprano casa con il mutuo. La percentuale sale al 83,33% nel segmento degli extracomunitari, che diventa però sempre più marginale in termini di volumi di compravendita. Il 38,75% degli acquirenti permuta la sua abitazione, in calo dal 40,88% del 2012.

Siamo in una fase di attenta riflessione sul mercato per gli agenti immobiliari, che faticano sempre più a chiudere la forbice tra domanda e offerta (mediamente il 20%, con picchi più spinti). Le previsioni per il 2014 indicano una fase di assestamento dei valori e del numero di transazioni, della quale è difficile prevedere la durata.

Ci si assesta - si legge nel report - verso una lenta prospettiva di ripresa la tendenza del mercato, con il 50% dei rilevatori che attestano il calo della domanda di abitazioni e l’altro 50% che rileva stazionarietà, mentre la totalità dei rilevatori registra un aumento dell’offerta: questi dati potrebbero segnare i prodromi di una lenta e graduale uscita dal trend negativo che ha ingessato il settore immobiliare dal 2007.

Confermato anche nel 2013 l’interesse per le abitazioni nuove o ristrutturate (insieme fanno il 43% del reale venduto), tallonate degli alloggi usati in buono stato (41% delle transazioni residenziali), mentre si consolida il mercato degli immobili da ristrutturare (16%). Il tempo medio di vendita degli immobili ad uso abitativo si attesta tra i 3 - 6 mesi per il 36,25% e tra i 6 - 9 mesi per il 38,75%, segno che è in corso un processo di autoregolamentazione del mercato che premia il rapporto qualità/prezzo/location attraverso la riduzione dei prezzi di richiesta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA