Case popolari anche ai divorziati:
da oggi si può presentare domanda

Da oggi, anche i coniugi separati o divorziati che perdono il possesso della casa di famiglia, in virtù dell’assegnazione all’altro coniuge a seguito di provvedimento giudiziario, potranno accedere ai bandi pubblici per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

E questo è possibile anche se risultano proprietari di casa. Ad annunciarlo è l’assessore lombardo alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala.

GENITORI SEPARATI EQUIPARATI A INQUILINI SFRATTATI
«Con le modifiche al regolamento regionale numero 1 del 10 febbraio 2004, relativo ai criteri generali per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di Erp - ha aggiunto l’assessore Sala - i genitori legalmente separati o divorziati verranno effettivamente equiparati agli inquilini sfrattati. Riteniamo la casa uno dei diritti inalienabili dell’essere umano e per questo abbiamo portato avanti con determinazione questo provvedimento, nel pieno rispetto dei cittadini che subiscono le ricadute economiche e sociali a seguito di separazione o divorzio».

«È un importante risultato - aggiunge l’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari Opportunità Maria Cristina Cantù - proprio oggi che scade il primo termine di presentazione, il prossimo avviso è previsto nel mese di settembre, delle richieste dei contributi stanziati con DGR X/3384/2015 a tutela dei coniugi separati o divorziati, in condizione di disagio, con figli minori. In questo modo, nella stesura dei progetti personalizzati, le Asl potranno lavorare attivamente con i Comuni per facilitare il riscatto sociale riferito all’esigenza abitativa di qui genitori che si trovano senza un alloggio».

LA GIUNTA HA RECEPITO PARERI COMMISSIONI
Queste opportunità sono rese possibili dall’approvazione, da parte della Giunta regionale, in recepimento dei pareri resi dalle competenti Commissioni consiliari, delle modifiche al Regolamento sui criteri per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica necessarie per dare attuazione all’articolo 5 della legge regionale 18 del 24 giugno 2014 per la tutela dei coniugi separati o divorziati in condizioni di disagio e con figli minori.

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