Centri benessere «a luci rosse»
A lamentarsi le mamme del parco

Sono state le segnalazioni arrivate ai carabinieri di Curno a far partire le indagini su due centri benessere di Treviolo che in realtà nascondevano un giro di prostituzione.

In particolare sono state le mamme del paese, che nel primo pomeriggio portano i bimbi al parco vicino al complesso del «Grattacielo», a lamentarsi per il via vai di persone sospette nei due centri massaggi gestiti da cinesi.

«Le indagini, coordinate dal pm Gianluigi Dettori, sono iniziate nel gennaio 2014 in seguito alle prime segnalazioni - ha spiegato venerdì 27 marzo in conferenza stampa il tenente Chiara Crupi, comandante del Norm di Bergamo, insieme al comandante della stazione di Curno Biagio Mondì - e si sono concluse a settembre. Le due titolari dei centri benessere «Lotus» di via degli Aceri e «Tuina» di via delle Betulle sono state denunciate a piede libero per sfruttamento della prostituzione: si tratta di due incensurate, X. W. di 50 anni e H. A. di 35, regolari.

Quando i carabinieri sono arrivati hanno trovato un solo cliente (italiano) e identificato otto ragazze cinesi tra i 25 e i 35 anni, regolari, che abitano in un edificio a poca distanza. Nel corso delle indagini i militari hanno identificato una trentina di clienti, per lo più tra i 50 e i 60 anni. Si cominciava con un massaggio e poi le ragazze offrivano prestazioni sessuali. Il prezzo variava dai 30 ai 150 euro e la durata dai 20 ai 25 minuti.

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