Come rilanciare il turismo a Bergamo
Le ricette di quattro super esperti

Una città in cerca della sua identità turistica. Quattro esperti internazionale presentano i loro consigli. E tu su cosa punteresti? Vota il sondaggio.

«Visiting professor» del nostro ateneo, i 4 sono: Terry Stevens esponente della Società del turismo inglese e consulente di Unesco e Unwto, l’organizzazione mondiale del turismo; Werner Gronau, direttore del Centro di ricerca sul turismo e il trasporto dell’ Università di Nicosia (Cipro), e docente all’Università tedesca di Stralsund, a Bergamo insegna Sociologia del turismo; Peter Keller, docente all’ Università di Losanna, e presidente di Aiest, l’associazione internazionale che riunisce gli studiosi specialisti di turismo; Greg Richards, professore negli atenei di Barcellona e Tilburg (Olanda), uno dei massimi esperti europei di turismo.

Ecco dunque le loro ricette per rilanciare il turismo a Bergamo

Terry Stevens : Punti di forza della città sono la collocazione geografica, strategica tra le montagne e Milano , la caratteristica posizione collinare e la facilità d’accesso. Punti deboli: pessimo servizio taxi dall’aeroporto; «musei di qualità variabile. Bisogna sfruttare meglio l’aeroporto, sviluppare il turismo d’affari e quello dei fine settimana, puntare sull’arte contemporanea.

Werner Gronau: Punto di forza il centro storico. Punto debole i trasporti. Puntare sul turismo gastronomico e culture in città e in provincia. E nell’ottica del progetto Unesco che vede Bergamo capofila di un sito transnazionale di città murate della Repubblica veneta, alleanze con la Croazia e Cipro.

Peter Keller. Punti di forza: gastronomia, piccoli alberghi e appartamenti in grado di soddisfare le esigenze dei visitatori. Punti deboli: segnaletica, informazioni ai turisti, trasporti. Puntare su ospitalità e aeroporto: alloggi e bed and breakfast a prezzi accessibili possono spingere i passeggeri low cost a trascorrere un paio di giorni a Bergamo e dintorni.

Greg Richards. La presenza dell’aeroporto per una città piccola può essere un’arma a doppio taglio. È difficile deviare il flusso di turisti diretti a Milano, bisogna lavorare sui motivi che possono spingerli a visitare la vostra città. Creatività e gastronomia sono due carte da giocare». L’avvertimento è chiaro: «Ci sono molti modi di utilizzare le risorse di cui già disponete con investimenti minimi. Ma servono organizzazione e un duro lavoro per far emergere Bergamo al di sopra dei suoi competitor».

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