Controlli soft a un gommista
Due condanne e un’assoluzione

Due condanne, una per induzione alla concussione e una per millantato credito, e un’assoluzione con formula piena da tutte le contestazioni.

È terminato così il processo che vedeva alla sbarra un commercialista e due ex funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Ponte San Pietro, accusati a vario titolo di due tentate concussioni nei confronti di un gommista a Bottanuco e di falso: contestazione quest’ultima da cui tra l’altro sono stati tutti assolti.

Lo ha deciso il Collegio del Tribunale di Bergamo al termine del dibattimento. A uscire dal processo libero da ogni accusa è stato uno dei due ex funzionari, Francesco Caruso, 61 anni di Ponte San Pietro: per lui, accusato di aver chiesto in concorso con gli altri due una mazzetta da 16 mila euro per ammorbidire un controllo fiscale sui conti dell’officina, è arrivata l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

Condannato invece a due anni e sei mesi di reclusione Salvatore Impastato, 65 anni di Ponte San Pietro: l’accusa per lui, da duplice tentativo di concussione, si è trasformata in induzione alla concussione in un caso e in assoluzione nell’altro, quello relativo ai presunti 16 mila euro. Proprio per questo episodio, trasformato però a sua volta in millantato credito, è stato condannato Giuseppe Morganti, 57 anni di Bergamo, commercialista: per lui due anni e otto mesi di condanna, oltre a tre mesi di sospensione dall’esercizio della professione.

I fatti nella sostanza risalgono al periodo tra il 18 gennaio e il 31 marzo del 2010: la ditta di un gommista di Bottanuco, in quel periodo, era sottoposta a controlli fiscali e in quell’occasione l’uomo avrebbe ricevuto richieste da parte dei due funzionari con il tramite del suo stesso commercialista per ammorbidire con regali e denaro i controlli in questione.

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