Dietrofront Grillo, Unioni civili nel caos
Alfano: adozioni gay? Non le voteremo

Unioni civili nel caos dopo il dietrofront di Grillo sulla libertà di coscienza per il Movimento Cinque Stelle. Il cambio di rotta rompe l’asse Pd-M5S che appariva come il passepartout per un’approvazione sicura e spacca la base del Movimento che continua ad intasare il blog di messaggi contrari alla decisione a sorpresa dal leader.

E così, in attesa dell’inizio del voto previsto per mercoledì, si riaccende nel fronte dei contrari la speranza di poter rimettere mano al provvedimento. «Togliete le adozioni e il similmatrimonio e prendetevi le unioni civili», taglia corto Alfano convinto che senza «il paracadute dei voti di Grillo» c’è ormai la concreta possibilità «che questa legge salti».

Per questo il leader dei centristi dice a Renzi: «Rinunci a stravincere» e si accontenti del «risultato storico» di una legge sulle unioni per le coppie gay. Come via d’uscita Ncd propone «un patto politico pubblico» che contenga lo stralcio della stepchild adoption. Il Partito democratico però tiene duro, e assicura che la legge sarà approvata.

La linea maggioritaria nel partito resta il no alla messa in soffitta delle adozioni, lasciando all’Aula la decisione sulla parte più controversa della legge. Ma al Senato si osservano le novità delle ultime ore: i «pontieri» non abbandonano il lavoro per verificare voto su voto quali sono gli equilibri e non si esclude che a mali estremi l’ipotesi stralcio possa affermarsi.

Ora i democratici devono scegliere se rinsaldare il rapporto con Ncd scendendo a patti con Alfano (scontentando l’ala sinistra del partito) o giocare la partita nel segreto dell’urna.

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