Donizetti, Galgario, Sotto il Monte
Chiesti 7 milioni a Fondazione Cariplo

Serviva l’unanimità, e l’unanimità questa volta c’è stata. Sull’ordine del giorno presentato lunedì 3 novembre dal sindaco Giorgio Gori in Consiglio comunale nessuno ha votato contro e nessuno si è astenuto.

Difficile, soprattutto di questi tempi, non trovarsi d’accordo quando la prospettiva è quella di ottenere finanziamenti per 7 milioni di euro (da Fondazione Cariplo), ma soprattutto l’obiettivo è destinarli a due progetti fondamentali per la città come il restauro del Donizetti e la riqualificazione del dormitorio al Galgario, oltre a una terza iniziativa: il progetto per l’accoglimento di pellegrini e turisti a Sotto il Monte, paese Natale di Papa Giovanni XXIII che, con la recente canonizzazione del pontefice bergamasco, rappresenta quantomeno una questione sovraccomunale.

Se lo stesso ordine giorno – con cui si invita la Giunta a presentare ufficialmente la richiesta di contributi – andrà a buon fine, a fare la parte del leone sarà il teatro con 3,5 milioni di euro, mentre agli altri due progetti andranno rispettivamente 1,5 milioni e 2 milioni.

«A proposito del Donizetti – ha sottolineato Gori – condividiamo l’impostazione progettuale ereditata dalla precedente amministrazione: la ristrutturazione deve essere accompagnata a un vero e proprio rilancio del teatro che lo ponga al centro del centro. In quest’ottica il Comune ribadisce il suo impegno investendo 1,5 milioni, ma per riuscire a realizzare il progetto nella sua interezza con una spesa prevista attorno ai 18 milioni di euro, è fondamentale che si prosegua in quella raccolta fondi per la quale abbiamo confermato l’incarico a Valerio Marabini, e che aveva già fruttato un milione di euro. Se dovessero arrivare questi altri 3,5 milioni di euro l’obiettivo di arrivare tramite la sottoscrizione a un terzo circa dell’investimento non sarebbe tanto lontano. L’idea è di partire coi lavori nel 2016».

Uno dei presupposti affinché Fondazione Cariplo metta a disposizione i 7 milioni – assegnati a ciascuna provincia lombarda per i cosiddetti interventi emblematici durante il mandato della propria Commissione centrale di beneficenza – è la valenza simbolica degli stessi progetti. Requisito di cui dispongono tanto il restyling del Donizetti quanto gli altri due interventi.

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