Dopo la crisi il freddo e la pioggia
La stagione turistica naufraga

A meno di un colpo di coda a sorpresa nelle ultime settimane, quella del 2014 sarà un’estate da dimenticare per il turismo sulle Orobie: maltempo, freddo e crisi hanno affossato arrivi e presenze con ribassi fino al 50%. Solo Ferragosto o giù di lì forse si è salvato.

A meno di un colpo di coda a sorpresa nelle ultime settimane, quella del 2014 sarà un’estate da dimenticare per il turismo sulle Orobie: maltempo, freddo e crisi hanno affossato arrivi e presenze con ribassi fino al 50%.

Solo Ferragosto o giù di lì forse si è salvato, e si sono forse salvate le località in cui si è riusciti a mandare in porto qualche evento (anche questi spesso annullati dalla pioggia).

Così è stato in Valle Brembana, dove Ferragosto è stato parzialmente salvo il pranzo fuori porta (perché le persone, col maltempo, hanno preferito stare all’asciutto con le gambe sotto il tavolo) e qualche buon risultato per i paesi che hanno organizzato feste.

Bassa e media valle hanno dovuto fare i conti con le precipitazioni fino al primo pomeriggio, mentre in alta valle sono continuate per qualche ora e il tempo è rimasto variabile.

Analoghe considerazioni in Val Seriana. «Ora vediamo gente – spiega il presidente di Presolana Holiday (il consorzio di albergatori Cooraltur) – gli alberghi sono pieni, ma i dati relativi a luglio e ai primi giorni di agosto sono negativi. Nemmeno un buon agosto con il bel tempo ci potrebbe permettere di andare in pareggio».

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