Ebola, emergenza anche sociale
Ma sui barconi non può arrivare

Ebola non è solo un’emergenza sanitaria, ma anche una crisi umanitaria, sociale ed economica.

Lo ha detto Moira Monacelli, coordinatore regionale Africa Occidentale di Caritas Italia, nel corso dell’incontro «Ebola, oltre la paura», organizzato dalla Caritas di Bergamo alla Casa del Giovane. «Stiamo rispondendo - ha spiegato - con enormi campagne di sensibilizzazione e supporto materiale».

L’Ebola - è stato spiegato dal medico dell’Asl - «può raggiungerci solo con gli aerei, impossibile che arrivi in Italia e nella Bergamasca sui barconi dei profughi».

Una rassicurazione importante visti gli oltre 15.531 casi registrati, 5.459 morti, con Sierra Leone, Liberia e Guinea i Paesi dell’Africa occidentale a «trasmissione intensa».

La trasmissione avviene tramite contatto di liquidi di persone infette, sudore, saliva, sangue. E ha 21 giorni di incubazione: «Ecco perché – rassicura l’epidemiologo Roberto Moretti – non ha senso temere l’Ebola perché si trasmette solo quando si è malati». Chi ha dovuto attraversare il deserto per raggiungere le coste e poi arrivare in Italia, sicuramente ha impiegato settimane.

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