Ecco l’inno della Regione Lombardia
Firmato Mogol-Lavezzi. Vi piace?

Sullo sfondo di un cielo azzurro - che richiama il manzoniano «cielo di Lombardia» - è stato presentato l’inno composto da due grandi maestri della musica italiana: Giulio Rapetti Mogol e Mario Lavezzi.

Le note di «Lombardia, Lombardia»- è questo il titolo del brano - sono risuonate per la prima volta nelle orecchie e nel cuore dei Consiglieri, in anteprima a Palazzo Pirelli nell’Aula del Consiglio regionale. Musica e parole, che raccontano la Lombardia «grande terra» di «gente forte», «operosa, generosa / senza una bugia / ha un gran cuore / pensa a tutti / e stringe tutti a sé».

Il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, che ha raccolto l’intuizione del governatore Maroni, ha stretto una grande amicizia con i due artisti, a partire da Mogol incontrato il 4 luglio scorso ad Avigliano Umbro nella sede del Centro europeo di Toscolano. «È un brano pop, nel senso di popular, come lo è la musica leggera - ha detto Cattaneo -. Il testo racconta perfettamente lo spirito della nostra grande terra: operosa, generosa, senza odio per nessuno, accogliente... In Lombardia nessuno è forestiero».

Questa prima versione del brano ha passato l’esame dell’aula ed è stata accolta con un lungo applauso, ma si tratta della fase iniziale di un progetto di più lungo respiro. Nei prossimi mesi verrà realizzato un video e un evento di grande rilievo per tutta la Lombardia con la partecipazione di grandi artisti lombardi.

Cattaneo ha lanciato una proposta: «Io credo che da questa prima presentazione possa nascere un grande progetto che deve avvalersi della creatività e del contributo dei giovani lombardi, coniugando l’intervento di importanti voci della musica italiana con la capacità e il talento degli studenti. Potrebbe essere un bel connubio per dare voce, immagine e corpo alla nostra Lombardia».

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