Effetto Expo, tanti controlli sul cibo
«La qualità è buona, poche criticità»

Expo insegna a mangiare meglio e più sano? Il dibattito si è già acceso, in questi mesi, ma un dato certo c’è, in provincia di Bergamo: e cioè che i controlli sui prodotti alimentari, già assidui sul territorio, sono stati sviluppati con uscite «ad hoc» proprio per accendere i riflettori sul tema cibo, ovvero il «fil rouge» dell’Esposizione universale in corso a Milano.

Le cifre sull’attività del Dipartimento di Prevenzione veterinario dell’Asl di Bergamo nei primi 8 mesi del 2015 hanno raggiunto quota 5.200 controlli e di questi ben 300 collegati a Expo, mentre 80 ad allerte alimentari.

«Nella programmazione dell’attività di controllo 2015, alla luce dell’Expo, è stata posta una particolare attenzione sulle strutture potenzialmente più interessate dalla presenza di turisti, ovvero ristoranti e agriturismi della Bergamasca, soprattutto in zone a elevata attrazione: infatti, dei 300 controlli collegati a Expo, 200 sono stati effettuati su ristoranti, 50 in agriturismi e altri 50 in strutture che svolgono attività di commercializzazione degli alimenti - sottolinea Paolo Antoniolli, direttore del Dipartimento -. Mi piace evidenziare, comunque, che non sono state rilevate importanti criticità».

Insomma, in quanto a qualità del cibo, si può stare più che tranquilli: lo dicono anche le cifre dell’attività del Dipartimento veterinario, in cui emerge che su 5.200 controlli totali, a cui sono seguiti 1.500 campionamenti, sono stati 430 i provvedimenti amministrativi e le denunce, insomma l’8% del totale dei controlli iniziali.

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