Era a casa durante l’accoltellamento
Bimba di 8 anni sarà sentita dal pm

Era in casa e forse ha assistito sia al litigio sia al ferimento. La bimba di otto anni potrebbe essere una preziosa testimone e per questo motivo il pm Antonio Pansa, quando la piccola avrà superato lo choc e con tutte le precauzioni che si adottano per le audizioni dei minori (assistenza dello psicologo, in primis), ha intenzione di sentirla.

Lei è una dei due figli della convivente dell’uomo ferito. A sferrare i fendenti è stato il nonno della bimba, un pensionato sessantacinquenne di Cisano, G. G., che è finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo verrà interrogato martedì 1° settembre dal gip Ciro Iacomino, chiamato a pronunciarsi sulla convalida dell’arresto e sulla misura cautelare da adottare.

Restano, invece, gravi le condizioni del quarantacinquenne colpito. L’uomo, raggiunto da due coltellate - una al polmone, l’altra al braccio - è stato sottoposto a intervento chirurgico: non è mai stato in pericolo di vita, ma rimane in prognosi riservata.

Il tentato omicidio è maturato in una situazione di degrado sociale e di ristrettezze economiche. Nell’abitazione di Cisano vivevano il sessantacinquenne (separato da molti anni dalla moglie), la figlia, il convivente di quest’ultima e i due figli (il primo ha diciassette anni e domenica non era in casa) che la donna ha avuto da una precedente relazione. Stando al racconto dei vicini, pare che i litigi non fossero infrequenti. I motivi erano di natura economica, ma non solo. I rapporti tra il ferito e il suo aggressore, entrambi con precedenti di polizia, non erano dei migliori e sembra che il sessantacinquenne si lamentasse di come il compagno della figlia trattasse i nipotini. Soprattutto la più piccola, alla quale il pensionato è molto affezionato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA