Filago, dalla Regione via libera
all’ampliamento dell’inceneritore

È stato pubblicato martedì 21 ottobre il decreto di compatibilità ambientale per l’aumento di capacità di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi del termovalizzatore di Filago.

Terminata positivamente la Via (valutazione di impatto ambientale), ora toccherà alla Provincia, ente competente, rilasciare l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), anche in base alle prescrizioni di Regione Lombardia.

«Il “caso Filago “non ha nulla a che vedere con l’articolo 35 dello “Sblocca Italia” - spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi -. Qui si tratta di rifiuti speciali pericolosi. La procedura era iniziata, e mi riferisco naturalmente all’inceneritore dell’Isola Bergamasca, nell’ottobre 2011».

«Dopo aver ascoltato tutti i territori interessati e richiesto le valutazioni e le analisi ambientali ed epidemiologiche necessarie di Arpa e Asl - precisa l’assessore - si è evidenziato, e questo è importante sottolinearlo, che non è emersa alcuna criticità dal punto di vista sanitario».

«Da qui - continua l’assessore Terzi - la decisione di tutti i Comuni interessati, tranne quello di Madone, Arpa, Asl e Provincia di Bergamo, di ribadire il proprio parere positivo alla richiesta di Ecolombardia. Un intervento che consentirà, tra l’altro, grazie all’installazione di particolari sistemi all’avanguardia (Denox catalittico) di ridurre addirittura le emissioni inquinanti nell’aria (dal Pm10 agli ossidi di azoto fino all’ammoniaca), passando dagli attuali 200 mg/Nm3 a un valore decisamente inferiore di 80, ben sotto il limite massimo consentito dalla legge».

Un vero e proprio osservatorio ambientale
«Insomma - rimarca l’assessore Terzi - abbiamo non solo inserito limiti più stringenti, controlli dell’aria e sulla salute per i cittadini più costanti e precisi, ma anche scelto di andare oltre l’osservatorio tecnico ipotizzato dal Comune di Filago, per dare il via a un osservatorio ambientale vero e proprio per tutta l’Isola Bergamasca, che coinvolge i Comuni, la Provincia, Arpa, Asl, Regione e le aziende del territorio con l’obiettivo dichiarato di ampliare l’area di controllo e verifica, dunque non più solo sull’inceneritore in questione, ma anche di essere propositivi per ulteriori interventi complessivi mirati al miglioramento della qualità dell’ambiente in un territorio già così saturo di attività industriali”.

No ricadute sulla salute dei cittadini
A coordinare e presiedere il tavolo sarà il sindaco di Madone. «La cosa che più mi stava a cuore - conclude la titolare regionale dell’Ambiente - era quella di avere l’assoluta certezza che non ci fossero ricadute negative sulla salute dei cittadini residenti. Questione imprescindibile per il territorio originariamente sostenuta anche dal Comune di Madone e che, come Assessorato competente, abbiamo sposato fin da subito».

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