Germania: rifugiato siriano si fa esplodere
12 feriti a un concerto vicino Norimberga

Fine settimana da incubo per la Germania. A 48 ore dalla strage di Monaco, domenica sera 24 luglio un’aggressione a colpi di machete nei pressi di
Stoccarda e in serata una bomba ad Ansbach, vicino a Norimberga.

L’esplosione, dovuta ad un attentato secondo il ministero dell’Interno della Baviera, è avvenuta nelle vicinanze di un ristorante e dell’ingresso al luogo dove si teneva un concerto con 2.500 spettatori. L’attentatore, un rifugiato siriano 27enne con richiesta di asilo respinta, è rimasto ucciso dal suo stesso ordigno. Non è chiaro se abbia agito con intento suicida o volesse uccidere. Non esclusa la matrice terroristica islamica. Almeno 12 i feriti, di cui tre sono gravi.

L’attentatore di Ansbach era finito più volte nel mirino della polizia anche per reati legati alla droga. Lo riferisce l’agenzia stampa tedesca Dpa, citando informazioni del ministro dell’Interno bavarese Joachim Hermann e della polizia. Gli inquirenti non hanno voluto fornire ulteriori dettagli.

Secondo la Bild, l’attentatore di Ansbach avrebbe avuto un colloquio telefonico con il cellulare prima di far esplodere la bomba contenuta nello zainetto. Gli investigatori starebbero indagando per capire con chi abbia parlato, se il 27enne profugo siriano avesse avuto da qualcuno l’incarico di compiere l’attentato e se fosse in collegamento con uno o più complici. Secondo testimoni oculari, riportati da Bild, l’attentatore ha provato a entrare nell’area del concerto ma è stato respinto perché non aveva il biglietto. A quel punto ha fatto esplodere la bomba

. A Reutlingen, vicino a Stoccarda, un altro rifugiato siriano, 21enne, in attesa di asilo, ha ucciso con un machete una donna e ha ferito altre due persone. Secondo la polizia l’aggressione sarebbe di natura passionale e non terroristica.

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