Gmg 2016: veglia a Sotto il Monte
Beschi: il nostro cammino oltre Cracovia

I giovani arrivano al Palatenda di Sotto il Monte in piccoli gruppetti. Entrano e il canto della comunità di Taizè li accoglie. Si siedono in silenzio e in breve tempo i tanti gruppetti si fondono in un unico grande gruppo compatto, la maggior parte si siede in terra.

Tante piccole fiammelle illuminano lo spazio. Il cammino della Gmg 2016 per i giovani della nostra diocesi inizia così. Vicini e fratelli, nella preghiera, nel canto, nel silenzio. In mezzo ai giovani entra il Crocifisso di San Damiano, simbolo della redenzione, che viene posto accanto al simulacro della Madonna di Loreto, simbolo dell’incarnazione. I due simboli, dopo aver percorso le strade delle diocesi italiane, saranno regalati ai giovani polacchi a Cracovia.

A condurre la veglia di preghiera è la Comunità di Taizé e a parlare ai giovani, nel momento centrale della serata, è Frère Alois, priore e successore del fondatore Frère Roger. Parla loro delle preoccupazioni che attraversano il mondo, ma racconta soprattutto dei segni di speranza che si individuano fra gli uomini e le donne del nostro tempo.

«Vediamo iniziative locali di solidarietà, legate anche all’arrivo dei migranti . Le migrazioni daranno un nuovo volto alla nostra società. Vediamo come segno di speranza la crescita della coscienza di appartenere alla stessa famiglia umana». Frère Alois evoca la paura del forestiero che a volte paralizza. «È vero che davanti all’incontro con culture diverse può nascere la paura, ma non dobbiamo isolarci. Dobbiamo cercare sempre l’incontro».

L’incontro a Sotto il Monte ha messo in evidenza alcuni importanti anniversari: il 50° di chiusura del Concilio Vaticano II, il centesimo anniversario della nascita di Frère Roger e il decimo anniversario della sua morte. Un profondo affetto legava il fondatore della Comunità di Taizé a Papa Giovanni XXIII. «È bello - ha sottolineato il vescovo Francesco Beschi, presente alla preghiera - che qui nel luogo in cui è nato e cresciuto San Giovanni XXIII si rinnovi questo legame con Taizé. Il Concilio è stato l’inizio di un cammino e stiamo vivendo un tempo nella Chiesa che sembra riportarci a questa aurora. Insieme possiamo fare in modo che sia così».

Monsignor Beschi ha evidenziato come con la Veglia di Sotto il Monte prenda di fatto il via la preparazione diocesana verso Cracovia per l’incontro, alla fine di luglio, con Papa Francesco e milioni di giovani di tutto il mondo.«Si inizia un cammino e sapete quanto amo camminare con voi - ha raccomandato ai giovani -. È un cammino insieme non solo verso Cracovia, ma verso un incontro con un Dio capace di allargarci il cuore per incontrare le donne e gli uomini che il Signore ci affida».

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