Gorle pronta per la Carta di Milano:
«Difendiamo l’ambiente, meno sprechi»

Dopo Pedrengo, ultima amministrazione comunale dopo Bergamo, Treviglio o Azzano per citarne solo gli ultimi, altri trenta Comuni della Bergamasca si stanno preparando alla firma della Carta di Milano.

Continua dunque sul territorio bergamasco l’adesione alla Carta di Milano, il manifesto politico di principi elaborato da Expo 2015 a difesa di un diritto all’alimentazione come reale opportunità acquisita da ogni popolazione della Terra.

Oggi, il nostro viaggio-inchiesta sulle buone pratiche di sostenibilità continua e si ferma a Gorle, altro Comune che ha iniziato da tempo la sua riflessione verso pratiche di sostenibilità e di difesa dell’ambiente e del territorio.

«Anche Gorle ha già messo in programma l’atto della firma della Carta e che molto presto - sottolinea il sindaco, Giovanni Testa - arriverà a firmarla con un atto formale e concreto». Gorle ne condivide tutti i principi contenuti e proprio in questi giorni infatti sta ultimando i passaggi necessari per giungere all’atto finale della sottoscrizione del documento politico di Expo.

In questa videointervista, curata e realizzata da Laura Arrighetti, il sindaco Testa spiega infatti come gli interventi concreti che anticipano di fatto i principi della Carta. Il Comune ha infatti annunciato interventi «sia nella prospettiva di difendere l’ambiente e ridurre sprechi sia di ridurre il ricorso a fonti di energia non rinnovabile - spiega Testa -: sono stati investiti 350 mila euro per interventi di riqualificazione di immobili comunali. E’ stato poi ideato, organizzato e a partire dalla prossima primavera verrà inaugurato il mercato agricolo per promuovere i prodotti della nostra terra bergamasca».

Anche per il primo cittadino di Gorle resta determinante oltre che fondamentale il passaggio con le scuole dove «abbiamo ideato un percorso didattico attraverso la condivisione di orti con le scuole per far vivere ai nostri ragazzi anche l’elemento terra e la coltivazione della terra e promuovere la conoscenza dei frutti che la terra dà a noi».

Per l’amministrazione guidata da Giovanni Testa, «resta fondamentale l’adesione a questa Carta di Milano, per la difesa di una corretta alimentazione e soprattutto per la condivisione di una casa comune che è il nostro pianeta».

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