Guerra dell’acqua, 18 sindaci:
«Pirovano batta un colpo»

«Dov’è la Provincia? Pirovano batta un colpo...». Il messaggio è forte e chiaro, il destinatario pure. Diciotto dei 26 Comuni dell’Isola, della Valle San Martino e della Bassa Valle Imagna serviti da Hidrogest, società rimasta finora fuori da Uniacque, alzano il tiro in direzione di Via Tasso.

«Dov’è la Provincia? Pirovano batta un colpo...». Il messaggio è forte e chiaro, il destinatario pure. Diciotto dei 26 Comuni dell’Isola, della Valle San Martino e della Bassa Valle Imagna serviti da Hidrogest, società rimasta finora fuori da Uniacque, alzano il tiro in direzione di Via Tasso.

Il fronte dei sindaci è trasversale, l’acqua dicono «non ha colore». Il tema da queste parti (come altrove per la verità, ma per altri motivi...) è caldissimo dopo la sentenza del Tar di Brescia che non «salva» il servizio svolto in autonomia da Hidrogest, obbligandola a confluire le reti in Uniacque, dal 2007 riconosciuto come gestore unico del servizio idrico in provincia. «Altro che salva-Roma, Hidrogest diventerà il salva-Uniacque», taglia corto Lego Martino, assessore a Madone.

Giovedì 27 febbraio, nel tardo pomeriggio, molti di questi amministratori si sono ritrovati nella sede della società, a Sotto il Monte, per presentare l’appello lanciato alle istituzioni, perché si valuti in maniera «imparziale» la proposta, già nota, di una società consortile, alternativa all’ingresso tout court in Uniacque. Al di là delle questioni prettamente tecniche, nel mirino ci finisce la Provincia e il suo presidente. «Dov’ è sparito Pirovano che si era fatto garante di una soluzione che mettesse d’accordo tutti?», chiede il primo cittadino di Barzana, Teodoro Merati. Il riferimento è a quel Tavolo delle regole, voluto dal presidente della Provincia, per cercare di trovare la quadra tra Uniacque e le società outsider.

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 28 febbraio

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