I pellegrini bergamaschi a San Pietro
Beschi: «Sono arrivato grazie a voi»

Il portone centrale della basilica di San Pietro si spalanca per i pellegrini e l’onda di magliette gialle sale dalla piazza lungo la scalinata, in testa il vescovo Francesco Beschi con la croce, portata a turno fin da Assisi.

Il portone centrale della basilica di San Pietro si spalanca per i pellegrini e l’onda di magliette gialle sale dalla piazza lungo la scalinata, in testa il vescovo Francesco Beschi con la croce, portata a turno fin da Assisi. Il corteo, una pennellata luminosa, percorre la navata centrale fino all’altare della Cattedra. Oltre le transenne, la gente scatta foto e gira video chiedendosi chi sono tutti quei ragazzi.

È il momento più emozionante della giornata conclusiva del cammino dei seicento giovani bergamaschi. Si sono alzati alle cinque del mattino per camminare lungo il tratto finale, da Formello e poi La Storta fino a Piazza San Pietro.

Una ventina di chilometri percorsi a passo sostenuto, scortati dalla polizia, lungo l’antica via Trionfale e giù da Monte Mario. I primi hanno avvistato il colonnato del Bernini poco dopo l’una, fra grida di giubilo poco liturgiche. Alle due c’erano tutti, tanti con gli occhi lucidi, preti compresi. Accampati sulle pietre della piazza, felici e stravolti sotto il sole i seicento si sono riposati e hanno indossato le magliette gialle con il simbolo del pellegrinaggio del Cammino della luce, fra scatti e video. Ce l’hanno fata tutti, hanno voluto farcela. Salutandoli, in San Pietro, il vescovo li chiamerà «Amici miei» e dirà ai giovani «se ce l’ho fatta è stato per voi, perché avete camminato con me».

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