Il 2° volume sulla storia di Bergamo
Le prime pagine più belle de «L’Eco»

Chissà quante «prime pagine» de «L’Eco» ha stampato la «R.Hoe&Company». La targa della rotativa, usata negli anni ’60 per stampare il nostro quotidiano, domenica 23 novembre era alla Casa natale di Gaetano Donizetti, in occasione della presentazione di «Bergamo in prima pagina, dal 1946 al 2014», secondo volume dell’opera che racconta la storia de «L’Eco» e della sua città partendo dalle «prime pagine».

È il giornalista Pino Capellini, che insieme al collega Emanuele Falchetti, ha curato l’opera, ad aver portato il prezioso cimelio. Chi ha partecipato all’evento (organizzato ad hoc da Kauppa e che ha fatto il tutto esaurito, con 130 persone) è stato invitato a portare un oggetto a cui è affezionato, legato a un momento particolare della storia della città, o nel caso del curatore di «Bergamo in prima pagina», della sua storia, intrecciata a più fili con quella del giornale.

Capellini ha ricordato i primi anni vissuti in redazione, quando il rapporto tra il giornalista e la carta era strettissimo. Allora, il giornale si stampava nell’edificio di viale Papa Giovanni: «Mi ricordo quando scendevo in tipografia - racconta Pino Capellini -. Sembrava di entrare in un Nautilus con tutto quell’ ottone. E poi l’odore di olio, inchiostro e piombo, era un mondo magico. La rotativa, fabbricata in Inghilterra negli anni ’50, è arrivata a L’Eco negli anni ’60. Quando è stata smantellata, ho preso la targa. È l’unico cimelio salvato».

La storia del giornale scorre nelle parole di Pino, giornalista e storico de L’Eco, che, insieme al collega Emanuele Falchetti, in un lavoro lungo tre anni, ha selezionato le prime pagine, «un’impresa titanica, con una selezione su circa 40mila pagine» sottolinea Claudio Calzana, responsabile dei progetti editoriali e culturali del gruppo Sesaab.

Un lavoro storico apprezzato dal direttore de L’Eco di Bergamo Giorgio Gandola: «Questo libro permette di capire cosa è questa terra e quanto le vuole bene il giornale - commenta il direttore -. Ho colto una forza notevole: i titoli spesso parlano di difficoltà, ma dietro c’è un filo rosso fortissimo di fiducia, con aneddoti su come questa terra è riuscita a risorgere dopo la Guerra».

«Bergamo in prima pagina» è la seconda parte dell’opera che racconta Bergamo e il suo giornale attraverso le «prime pagine». Il primo volume, «Bergamo in prima pagina. 1880-1945» (pubblicato l’anno scorso) racconta la storia di Bergamo dalla nascita del quotidiano fino alla seconda guerra mondiale. Il secondo volume, «Bergamo in prima pagina, dal 1946 al 2014», è stato presentato ieri ed è in vendita abbinata al giornale. Il costo è 8,80 euro (più il prezzo del quotidiano). Per avere anche il primo volume basta fare richiesta all’edicolante.

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