Il giudice dice no a 7.500 firme
Parking ospedale, non cambia nulla

Ci credevano davvero perché dalla loro parte avevano il sostegno di 7.500 firme e di tanti altri utenti del Papa Giovanni convinti dell’inadeguatezza dalle tariffe applicate dal parcheggio a pagamento. Le associazioni dei consumatori dovranno pagare le spese legali.

Ci credevano davvero perché dalla loro parte avevano il sostegno di 7.500 firme e di tanti altri utenti del Papa Giovanni convinti dell’inadeguatezza dalle tariffe applicate dal parcheggio a pagamento.

Ma lunedì 30 giugno le associazione dei consumatori hanno dovuto fare i conti con una realtà che ora come ora fanno fatica ad accettare: il giudice del tribunale di Bergamo ha respinto il ricorso contro Bergamo hospital parking, presentato in particolare contro il sistema tariffario secondo il quale le tariffe orarie vengono applicate interamente anche alle frazioni d’ora.

Federconsumatori, Adoc e Adiconsum avevano invocato l’interruzione dell’applicazione di tale prezzo e inserito nell’istanza la richiesta di rimborso per quegli utenti che a loro giudizio avevano pagato ingiustamente. E invece, il giudice ha detto no: «Il ricorso è respinto».

E con il rigetto del ricorso, il giudice ha obbligato le associazioni al pagamento delle spese processuali: «Come se già non fossimo costretti a mettere mano al portafogli - commenta amareggiato Umberto Dolci di Federconsumatori, riferendosi al parcheggio -. Abbiamo perso, e non possiamo far altro che accettare».

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