Monte Secco, spento l’incendio
Roghi anche a Rovetta e Colzate

Da mezzogiorno di mercoledì 16 aprile, e fino alle 17.30, un Canadair è rimasto in azione sul Monte Secco, con ben 22 lanci d’acqua. Da sabato 12 aprile continuano a susseguirsi incendi nel territorio tra Ardesio e Villa d’Ogna. L’incubo del piromane: roghi anche a Rovetta e Colzate.

Un piromane. È l’incubo che comincia a materializzarsi in alta Valle Seriana dopo che nella serata di martedì 15 aprile si è aperto un nuovo fronte negli incendi che stanno colpendo il Monte Secco, a cavallo tra Ardesio e Villa d’Ogna.

Dalle 12 di mercoledì 16 aprile è entrato in azione un Canadair proveniente da Genova che si sta approvvigionando d’acqua al lago d’Iseo, impegnato nello spegnimento degli incendi che si stanno susseguendo senza sosta. Nel pomeriggio sono tornati in azione anche gli elicotteri.

Il primo fronte sabato 12 aprile, quando è stato necessario chiudere la strada provinciale poi riaperta nella mattinata di lunedì 14, era attivo a quota 500 metri circa, mentre quello di martedì era già salito a circa 1.400. Nella mattinata del 15 aprile è stato necessario chiedere l’intervento dell’elicottero. per spegnere le fiamme

Ma nella serata sempre di martedì 15, poco prima delle 21, le fiamme hanno ripreso vigore e si è acceso un altro vasto fronte molto in alto, visibile da gran parte dei paesi dell’Alta Valle Seriana e dall’Alto Sebino. Il rogo sviluppatosi a quota 1.200 metri in una zona impervia sopra la località Monsec, si è sviluppato fino a raggiungere a un’altezza di circa 1.450 metri in quota.

Nella mattinata di mercoledì 16 sono così dovuti intervenire due elicotteri della Regione che si sono riforniti di acqua nel bacino di Cerete (frazione di Ardesio) per spegnere questo fronte. Che ad un primo esame si è rivelato completamente nuovo. Nel frattempo però, si è riacceso il primo fronte. In questo caso le fiamme sono state ora già domate. Le operazioni di spegnimento del secondo fronte sono invece in corso, e ormai in alta Valle Seriana tutti parlano del piromane.

Le operazioni di spegnimento ad Ardesio sono dirette dagli Agenti del CFS del Comando Stazione di Gromo che, oltre a richiedere l’intervento del COAU (Centro Operativo Antincendio unificato della Protezione Civile nazionale) per inviare il Canadair, con la Centrale operativa AIB di Curno coordinerà le operazioni di spegnimento dell’incendio.

La necessità dell’intervento del mezzo aereo è dovuto al fatto che finora sono bruciati circa 5 ettari di bosco resinoso in una zona impervia, con vegetazione secca e con vento per cui vi sono difficoltà di spegnimento solo con gli elicotteri. Dopo 22 lanci complessivi, intorno alle 17.30 di mercoledì, il Canadair è rientrato alla base di Genova: sul posto sono rimasti gli Agenti del CFS del Comando Stazione di Gromo per la bonifica con l’elicottero messo a disposizione dal Servizio Antincendio Regionale (il 2° elicottero sta intervenendo su un incendio segnalato alle ore 16 a Rovetta, in località Venier, dove operano anche i volontari AIB).

Sono intervenuti in località Monte Secco anche i volontari Anti Incendio Boschivo (AIB) della Comunità Montana Valle Seriana. Gli Agenti del CFS hanno stimato una superficie bruciata di circa 8 ettari. Sono esclusi pericoli per abitazioni o altro in quanto versante impervio .

Intorno alle 17,05, infine, il terzo allarme, questa volta in media valle, in località Hunì, sopra Bondo di Colzate. In questo caso, essendo la zona accessibile da terra non è stato richiesto l’intervento dell’elicottero, ma sono state inviate due squadre, la prima partita dalla sede della Croce Verde di Colzate, la seconda di Clusone, con un modulo specifico, inviata dalla sede della Comunità montana Valle Seriana a Clusone. Quando gli uomini sono giunti sul posto non hanno trovato un incendio, ma solamente un fuoco di ripulitura dal quale si era alzata un’alta colonna di fumo.

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