Il papà sul monte Avaro
Fiori per Patrick. E per Gessica

Sulla pietra dell’Avaro dove giovedì notte Patrick è stato trovato dagli uomini del Soccorso alpino sono spuntati due mazzi di fiori, uno con il nastro azzurro, l’altro rosa. E un disegno con le macchinine.

Sulla pietra dell’Avaro dove giovedì notte Patrick è stato trovato dagli uomini del Soccorso alpino sono spuntati due mazzi di fiori, uno con il nastro azzurro, l’altro rosa. E un disegno con le macchinine. Poco più avanti, sui sassi ai piedi della croce della Foppa, lo sguardo incerto del bambino sorride da una cornicetta in plexiglass, affondata nell’acqua e in altri fiorellini fucsia.

Venerdì papà Marco ha ripercorso il calvario di Gessica. Con lui, un gruppetto degli amici più cari. I loro figli hanno giocato, qualche volta, con il piccolo Patrick. Così sanno della passione che aveva per le macchinine e hanno affidato ai papà un disegno da portare lassù. Insieme, i fiori.

«Uno per lui, uno anche per lei». Perché Marco a Gessica voleva bene. A lei e alle sue fragilità, alla sua vita tutta in salita. «In fondo, non era colpa sua se stava così male» dice. «Non aveva avuto molto dalla vita». «Io i fiori a Gessica li ho portati lo stesso - racconta Marco -, perché lei era la mamma del mio bambino. E a lei, per quanto spesso fosse incredibilmente difficile, io ero affezionato. Non l’ho mai abbandonata, nemmeno nei momenti più duri».

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 1° settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA