Il questore: «Sempre più rischi
Trasferta dei romanisti da vietare»

«La trasferta dei romanisti andava vietata. Noi avevamo provveduto a segnalare al Viminale l’alto rischio di incidenti. Il risultato è che questi disordini sono avvenuti e abbiamo impiegato quasi 500 uomini delle forze dell’ordine per far spostare nemmeno mille tifosi ospiti».

Il questore Dino Finolli, come sua consuetudine, non si nasconde dietro a un dito. È convinto che gli scontri del dopo partita di Atalanta-Roma siano premeditati e che fossero nell’aria da tempo. Tanto che la Digos le scorse settimane aveva suonato il campanello d’allarme: in questo campionato la gara più pericolosa dal punto di vista dell’ordine pubblico a Bergamo sarà quella con la Roma, avevano scritto i poliziotti in un’informativa spedita nella capitale.

Vuoi per la trentennale rivalità fra le due curve, vuoi per episodi più recenti (gli accoltellati a Roma di qualche anno fa, conto ancora in sospeso; il carrarmato alla Festa delle Dea; l’uccisione del tifoso napoletano Ciro Esposito da parte di un ultrà giallorosso). La premeditazione, l’organizzazione, secondo il questore, ci sta tutta, perché bombe carta, bulloni e chiodi mica si trovano per strada.

L’altra sera sono comparse bombe carta imbottite di chiodi e bulloni: vuol dire che si sta alzando il livello dello scontro, che adesso gli ultrà nerazzurri accettano il rischio di poter uccidere? «Guardi che anche una pietra, se colpisce in testa, può ammazzare. Il problema è che questi ragazzi non si rendono conto della gravità della situazione. Dalla provocazione si è passati al tentato omicidio. Finora è andata bene. Solo noi delle forze dell’ordine le abbiamo prese».

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