Il reliquiario di Papa Giovanni
C’è un frammento della sua pelle

Nella cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, dopo la formula in cui papa Francesco proclamerà la santità dei due Pontefici, saranno collocate vicino all'altare le reliquie dei due nuovi santi.

Nella cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, dopo la formula in cui papa Francesco proclamerà la santità dei due Pontefici, saranno collocate vicino all'altare le reliquie dei due nuovi santi.

Si tratta, per papa Wojtyla, di una piccola ampolla col sangue, e per Roncalli di un pezzetto di pelle che è stato raccolto in occasione della riesumazione della salma per la beatificazione, nell'anno 2000. Lo ha spiegato in un briefing il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.

A portare le reliquie, per Giovanni XXIII dovrebbero essere suoi nipoti, accompagnati dal sindaco di Bergamo e dal presidente della Fondazione Roncalli. Per Giovanni Paolo II, pur non essendo ancora confermato, saranno con tutta probabilità le due persone miracolate, la suora francese Marie Simon-Pierre e la donna costaricana Floribeth Mora Diaz. I due reliquiari saranno pressoché uguali: per Roncalli ne è stato infatti realizzato uno molto simile a quello usato per Wojtyla.

L’ansia della pace nel mondo è stata una delle caratteristiche salienti del pontificato di Papa Giovanni XXIII. E da sempre la pace è simboleggiata anche dall’ulivo. Proprio questa pianta è stata presa per dare un ulteriore segno simbolico al Papa della pace nel reliquiario che sarà donato dalla diocesi di Bergamo per la canonizzazione di Angelo Giuseppe Roncalli, domenica prossima in piazza San Pietro.

Sarà portato sull’altare di Papa Francesco durante la solenne Concelebrazione eucaristica.

«D’intesa con monsignor Slawomir Oder, postulatore della causa di Giovanni Paolo II - racconta il bergamasco monsignor Maurizio Malvestiti, sottosegretario della Congregazione vaticana per le Chiese orientali - il reliquiario di Papa Giovanni è stato eseguito a Roma dal Laboratorio Fratelli Savi in Borgo Pio, lo stesso che ha approntato il reliquiario di Papa Wojtyla».

È stato realizzato in metallo argentato, bagnato nell’argento, e contiene un frammento «ex corpore», del Pontefice bergamasco come reliquia contenuta in uno spazio al centro di una Croce. Alla base del reliquiario è raffigurato lo stemma pontificio di Papa Angelo Giuseppe Roncalli. Dalla base si sviluppa poi la pianta di ulivo che, nel segno di due rami che si toccano, abbraccia la teca contenente la reliquia.

«È un grande segno di devozione, fede e riconoscenza a San Giovanni XXIII - prosegue monsignor Malvestiti -. È il Papa che l’11 aprile 1963, a meno di due mesi dalla sua morte e in un momento drammatico per la pace nel mondo, allora diviso in blocchi, firmò l’enciclica «Pacem in terris». È stata la prima del magistero pontificio interamente dedicata alla pace. È un’enciclica da tutti ritenuta di sorprendente e freschissima attualità nel nostro mondo che ha sempre urgente bisogno di pace.

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