Il sindacato: la polizia è esasperata
«L’Atalanta giochi a porte chiuse»

«L’Ugl Polizia di Stato - in questo comunicato - esprime solidarietà a tutti i colleghi rimasti feriti negli scontri avvenuti nel dopo partita Atalanta-Roma che si è svolta nella serata di sabato 22 novembre e ringrazia tutti gli appartenenti delle forze dell’Ordine che hanno scongiurato un’eventuale disgrazia».

«Bilancio finale della partita di calcio: agenti feriti, mezzi danneggiati, tanta paura, tragedia sfiorata. I poliziotti sono davvero stanchi di essere impiegati in servizi di ordine pubblico e considerati carne da macello gettati in pasto a quei “teppisti” che si definiscono tifosi! Ieri sera gli agenti (oltre 350) impiegati a garantire la sicurezza all’incontro di calcio, hanno rischiato davvero tanto, osiamo dire la loro VITA, tutto questo solamente per una partita».

«È giunto il momento di far capire a questi “teppisti” che la tolleranza è finita e che i poliziotti non sono punchball da utilizzare per scaricare la loro tensione/repressione psicologica, ma sono anche loro persone comuni, padri e madri, figli, con delle famiglie che li attendono a casa dopo il loro servizio».

«Riteniamo inaccettabile quanto accaduto ieri e chiediamo che sia applicata la massima pena a carico delle 6 persone arrestate più le 2 denunciate in quanto minorenni. A questi “signori” bisognerebbe addebitare tutti i danni subiti dai poliziotti rimasti feriti e addebitare le spese per tutti i mezzi rimasti danneggiati».

«Forse non tutti lo sanno, ma ieri sera durante gli scontri sono state lanciate verso i poliziotti diverse bombe carta contenenti chiodi/bulloni/viti, sembrava di essere in guerra. Un’assurdità se pensiamo che si trattava di una manifestazione sportiva a cui hanno partecipato bambini, famiglie, persone di ogni età. Quello che ci rammarica è che ogni volta che accadono questi episodi, siamo qui a denunciare sempre le stesse cose, ma alla fine il risultato non cambia».

«Solamente un anno fa nello stesso mese di novembre, gli stessi sindacati di polizia chiedevano di vietare la trasferta dei tifosi romanisti, in quanto vi erano già da tempo previsioni di episodi di guerriglia urbana tra i supporter della compagine orobica e della Roma. Nulla di diverso rispetto a quanto già verificatosi nelle precedenti partite contro Juve, Torino, Inter, Bologna».

«Previsioni che valevano anche quest’anno, visto l’imponente numero di agenti e mezzi impiegati per garantire l’ordine pubblico. Ovviamente, nonostante il passato avrebbe dovuto fare da maestro, il Ministero non ha ritenuto nemmeno questa volta di vietare la trasferta dei tifosi romanisti. Siamo certi che i rappresentati preposti a valutare questo incontro abbiano operato nel migliore dei modi?»

«Restiamo basiti per quanto accaduto, anche in ragione del fatto che l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha anche introdotto una “scala di rischi”: un “termometro” di valutazione delle partite secondo un rischio da 0 a 3 in base a parametri quali l’impianto sportivo, i rapporti tra le tifoserie, i precedenti, l’importanza sportiva della gara, ma nonostante tutto ciò, la partita Atalanta-Roma è stata disputata come se nulla fosse senza prendere particolari provvedimenti restrittivi, nonostante gli episodi di violenza accaduti già nei precedenti incontri».

«Dobbiamo forse aspettare il morto per far sì che siano presi provvedimenti seri e risolutivi? L’Ugl Polizia di Stato non ci sta, per questo motivo chiede a gran voce che le prossime partite dell’Atalanta siano svolte a porte chiuse, purtroppo a discapito della maggior parte dei tifosi bergamaschi che sono persone serie e rispettabili, ma che per colpa dei soliti noti “teppisti”, dovranno pagarne le conseguenze».

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