Il Venerdì Santo in Cattedrale
«Crocifisso, dolore e amore infinito»

Venerdì Santo, memoria della passione e morte di Gesù Cristo: il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, ha partecipato alla preghiera per i lavoratori nella chiesa delle Grazie nell’ambito del cammino delle Acli e, dopo l’azione liturgica con i malati, in serata ha presieduto la Via Crucis in Cattedrale.

Il vescovo Francesco Beschi ha partecipato oggi, Venerdì Santo, memoria della passione e morte di Gesù Cristo, alla preghiera per i lavoratori nella chiesa delle Grazie nell’ambito del cammino proposto dalle Acli. Un momento di preghiera e riflessione che si è tenuto alle 13,30.

«Nel Venerdì Santo - ha sottolineato il vescovo - emergono le immagini del Cristo e del crocifisso. La croce rappresenta il dolore di tutti gli uomini e richiama tutti i crocifissi del mondo, intesi come persone sofferenti, donne, uomini e bambini, condannate dalla società. Nel mistero della croce c’è Dio che è il crocifisso. Questa è un’immagine che attrae ogni uomo perché rappresenta il dolore e l’amore infinito».

Nel pomeriggio monsignor Beschi ha presieduto l’azione liturgica in Cattedrale che è stata scandita alla lettura della Passione, dall’adorazione della croce e dalla comunione eucaristica. Presenti, come da tradizione, un gruppo Unitalsi di ammalati, ai quali il vescovo di Bergamo una regalato una corona del rosario.

Nella sua omelia, il vescovo ha sottolineato che «tutti noi riconosciamo le nostre sofferenze nel crocifisso, ma la cosa più grande è che Dio si riconosce in tutti i crocifissi della storia dell’uomo. In chi soffre, spesso per causa di altri uomini o è crocifisso dalla società, noi riconosciamo la presenza di Dio».

In serata il vescovo la presieduto la Via Crucis in Cattedrale. In Città Alta c’è stata anche la Via Crucis organizzata da Comunione e Liberazione. In città bassa, invece, si è rinnovata, con base la parrocchia di Santa Maria delle Grazie, la Via Crucis all’aperto che si è snodata nel cuore della città toccando anche L’Eco di Bergamo e BergamoTv. Fermate anche sul piazzale della stazione, luogo di movimento, ma anche luogo di antiche e nuove povertà.

Quindi sosta alla mensa di don Fausto Resmini, altro luogo di povertà, soprattutto quelle emergenti, legate a tossicodipendenza, solitudine, miseria, senza dimora, immigrazione dai diversi continenti. Le stazioni della Via Crucis si sono concluse nella chiesa parrocchiale.

Per il Sabato Santo, in Cattedrale stamattina alle 8,45 c’è stata la Liturgia delle Ore, mentre alle 21 è in programma la Veglia pasquale. Domenica alle 10,30, sempre in Cattedrale, la Pasqua di Risurrezione.

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