Imprese, balzello da 500 milioni di euro
La Lombardia tra le regioni più colpite

Con l’approvazione della legge delega su «La riforma della disciplina della crisi di impresa e dell’insolvenza», saranno 133.000 le società a responsabilità limitata (Srl) presenti in Italia che dovranno dotarsi di un organo di controllo collegiale o, in alternativa, di un revisore legale dei conti.

Da una stima della Cgia di Mestre questo nuovo adempimento costerà a queste piccole imprese almeno mezzo miliardo di euro l’anno. Per Paolo Zabeo, della Cgia, «Lombardia e Veneto saranno le regioni più colpite, visto che in queste aree risiede quasi il 33% del totale delle piccole imprese interessate da questa nuova stangata. Pertanto, invitiamo i Governatori Maroni e Zaia a sollevare anche questa questione nella trattativa per l’ autonomia che è stata avviata in queste settimane con il Governo centrale».

«Dopo aver deciso di rinviare di un anno sia l’entrata in vigore dell’Iri, vale a dire la nuova imposta che avrebbe consentito alle società in nome collettivo di beneficiare di un’aliquota sui redditi del 24%, sia l’abolizione degli studi di settore, - rileva Zabeo - arriva a sorpresa questo nuovo balzello che, mediamente, costerà a ciascuna impresa interessata almeno 3.500 euro circa ogni anno. Se, come pare, in questa legge di Bilancio non assisteremo nemmeno all’estensione della cedolare secca agli immobili ad uso strumentale - prosegue -, non verrà completata l’attuazione del regime per cassa e non si procederà a confermare l’ecobonus al 65%, ci apprestiamo a registrare l’ennesimo disinteresse dell’esecutivo e della maggioranza di governo nei confronti delle istanze sollevate dal mondo delle piccole e micro imprese».

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