Interporto di Montello addio
Dopo 30 anni il capitolo si chiude

Discussioni, progetti e polemiche: per 30 anni. Ora si chiude il capitolo dell’interporto di Montello: l’infrastruttura della Sibem spa, per il trasporto integrato delle merci, che avrebbe occupato un’area di oltre 300 mila metri quadrati, non si farà.

Una svolta che era nell’aria da tempo, dopo la messa in liquidazione di Sibem. L’ufficialità della chiusura del cerchio è arrivata venerdì pomeriggio, con la delibera della Giunta regionale che ha stralciato l’infrastruttura intermodale dal piano territoriale lombardo.

Inoltre, la stessa delibera ha preso atto della dichiarazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sull’inservibilità delle aree e sulla decadenza di pubblica utilità dell’opera. In passato il progetto di interporto aveva sollevato diverse perplessità tra i Comuni limitrofi, soprattutto per il forte impatto ambientale che l’opera avrebbe potuto avere sul territorio.

Ad Albano, nel 1999, un referendum popolare aveva bocciato l’idea. Inoltre, nel 2003, nella battaglia con il polo intermodale di Montello erano scese in pista anche le amministrazioni comunali di Albano e San Paolo d’Argon che avevano presentato un ricorso al Tar. Oggi, tra le reazioni degli amministratori, molti sono concordi sull’idea che l’interporto sarebbe un’«infrastruttura d’altri tempi, che non avrebbe senso dal punto di vista produttivo», considerando la crisi generale dell’economia, anche locale.

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