Isola invasa dai centri commerciali
Resistono Sotto il Monte e Solza

Ventuno Comuni, cinque centri commerciali, una quindicina di discount e altrettanti mini e supermarket in tutte le località. Il triangolo dell’Isola, fra Adda e Brembo, è arrivato a livelli di saturazione: ormai non si contano più i punti vendita sorti negli ultimi anni dove fare la spesa low cost.

In ogni paese non mancano i carrelli della spesa, che tuttavia difficilmente vengono riempiti come ai tempi delle vacche grasse. Partiamo dai centri. Fra i primi a mettere radici il Gigante di Bottanuco, anche se i veri «parchi del commercio» dell’Isola sono sorti a Brembate e Mapello (Continente). Non meno importanti l’Onda di Capriate San Gervasio e il Mercatone di Calusco d’Adda attorniato da vari negozi.

Sono tuttavia i discount a farla a padrone. La classifica vede in testa i punti Ld (5 nell’Isola), poi Penny, Simply, Eurospin, cui vanno aggiunti i Dpiù, Massì di dimensioni meno rilevanti. Dall’elenco sono esclusi i supermercati, Carrefour, Billa, Despar, Famila per fare alcuni esempi, che raggiungono la quindicina. Il quadro che ne esce è quello di un territorio dove la parola consumo è fra le più gettonate. Non va dimenticato che la popolazione complessiva dell’Isola è composta da oltre 100.000 abitanti, in aumento negli ultimi anni. Si è passati dai 114.863 del 2009 ai 118.808 del 2013 con un incremento del 3,4 %. Sono numeri questi che giustificano il boom dei punti vendita?

Nell’Isola vi sono due isole (felici?) non ancora «aggredite» da punti vendita low cost. Anzitutto Sotto il Monte dove resiste un congruo numero di negozi di vicinato: forse la particolare vocazione turistico-religiosa ha sconsigliato l’apertura di un grande spazio commerciale. Stessa sorte per Solza che non risulta appetibile per la grande distribuzione probabilmente per l’esiguità del numero di abitanti che non arriva a duemila unità.

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