La Capra orobica presidio Slow Food
Rischiava l’estinzione, ora la rivincita

Slow Food ha inserita nei suoi presìdi, progetti che identificano «produzioni di eccellenza da salvaguardare perché minacciate dall’agricoltura industriale, dal degrado ambientale e dall’omologazione».

Rischiava di andare persa ed è solo grazie alla perseveranza e alla passione di alcuni allevatori che si è conservata fino a noi. Tra loro sicuramente i produttori di Bitto Storico, il formaggio orobico diventato negli ultimi anni tra i più pagati e pregiati al mondo: per la sua produzione, infatti, il disciplinare prevede l’utilizzo di una percentuale di latte di Capra orobica.

A Ferdy Quarteroni, titolare dell’omonimo agriturismo a Lenna, invece, si deve la costituzione dell’Associazione produttori di formaggi di Capra orobica e il successivo riconoscimento del presìdio Slow Food, sostenuto anche dall’Associazione «San Matteo - Le Tre Signorie» di Branzi.

Il riconoscimento di Slow Food (è il terzo in Val Brembana, dopo lo Stracchino all’antica e l’Agrì di Valtorta) ne consentirà la valorizzazione e una maggiore visibilità.

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