La Concordia è arrivata a Genova
Concluso l’ultimo viaggio del relitto

La Concordia è entrata in porto a Genova. Intorno alle 11.40 di domenica 27 luglio il relitto ha cominciato ad entrare, di poppa, nel bacino di Prà-Voltri, all'interno dello spazio acqueo protetto dalla diga foranea. L'ultimo viaggio del relitto si è concluso.

La Concordia è entrata in porto a Genova. Intorno alle 11.40 di domenica 27 luglio il relitto ha cominciato ad entrare, di poppa, nel bacino di Prà-Voltri, all'interno dello spazio acqueo protetto dalla diga foranea. L'ultimo viaggio del relitto si è concluso.

Poi l'ultima operazione: l'ormeggio e la messa in sicurezza nel primo pomeriggio. Gli ormeggiatori hanno messo a terra i cavi e hanno provveduto a collegarli alle diciotto bitte rinforzate presenti in banchina. Dopo l’azione dei rimorchiatori d'altura, la fase conclusiva è stata affidata ai piloti del porto di Genova, ai rimorchiatori e agli ormeggiatori genovesi. «Missione compiuta - ha commentato il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli - non è più ora della scaramanzia».

La Concordia era arrivata a poche miglia dal porto di Prà-Voltri intorno alle 4.30. Le operazioni che prevedevano l'intervento dei rimorchiatori di Genova in sostituzione di quelli oceanici sono cominciate pochi minuti prima delle 6, ma sono state rallentate da un vento di 20 nodi che è andato lentamente attenuandosi.

Alle 10.30 sono cominciate le manovre di evoluzione propedeutiche per l'ingresso in porto. A guidarle è stato il rimorchiatore «Messico», dopo che il secondo rimorchiatore di altura che ha trainato Concordia dall'isola del Giglio a Genova, il Blizzard, è stato sganciato dal relitto. È stato questo il segnale che l'operazione si avviava a conclusione dopo che il meteo aveva fatto supporre in possibili ritardi. «Tutto va come previsto» aveva sottolineato il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti al termine del briefing in Capitaneria di porto, quando la nave era quasi ferma a causa del vento. «Concordia non è un treno che deve arrivare a una data ora, occorre fare le cose con calma e cautela», aveva aggiunto il ministro. Per il governo è stato un successo di ingegneria, ma anche ambientale. «I francesi devono imparare a fidarsi un po’ più di noi italiani, non c'è stato alcun inquinamento».

All'alba, a bordo della Concordia era salito l'ad di Costa, Michael Thamm. «Volevo ringraziare ancora Nick Sloane - ha specificato - e tutti i suoi uomini per questo intervento in un giorno di operazioni così complesse». «Non è una passerella, non è una festa, questa storia ha dei morti che nessuno può dimenticare. Ma era giusto esserci per dire grazie». Sono parole del premier Matteo Renzi, al porto di Genova, dopo l’arrivo della Costa Concordia. «Chiamerò Hollande e gli dirò di non essere preoccupato per come lavorano gli italiani». Lo ha aggiunto il premier, commentando le polemiche con i francesi degli scorsi giorni, sul rischio inquinamento in Corsica nel trasferimento della Concordia dal Giglio a Genova.

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