«La paura dopo il terremoto a Kos
In clinica, tra i feriti da curare»

La bergamasca Elisa Manzoni, da 10 anni sull’isola dove gestisce con il marito chirurgo una struttura sanitaria.

In prima fila, dopo il terremoto che ha colpito l’isola di Kos, c’era anche il medico chirurgo Mohamed Ali Hadoudou. Al suo fianco infermieri, pediatri e ortopedici della clinica privata da lui gestita sull’isola, insieme alla moglie italiana Elisa Manzoni, originaria di Bergamo. Elisa ha 35 anni, insieme al marito Mohamed Ali, 46 anni, dal 2010 abita a Zipari, un piccolo villaggio di circa 2.500 abitanti situato a una decina di chilometri dalla città di Kos. È proprio qui che hanno aperto la clinica «Medhome Hippocrates» con tre posti letto e un’ambulanza equipaggiata, occupandosi soprattutto dell’assistenza medica ai turisti stranieri in vacanza sull’isola

Dopo la prima scossa, se ne sono susseguite altre di assestamento. «Tornare in casa a dormire era impensabile – riferisce Elisa –. Così abbiamo raggiunto la clinica, dove nel frattempo anche mio marito era rientrato con alcuni feriti da curare. Persone che si erano ferite scappando fuori di casa o dagli alberghi: tra loro anche un bambino che correndo a piedi scalzi ha calpestato alcuni pezzi di vetro e procurandosi profonde ferite, ma anche una turista tedesca che si è rotta una spalla». L’ambulanza della clinica ha percorso più volte l’isola, da un estremo all’altro per soccorrere persone ferite.

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