La proposta di Gori per Astino
«Master per cucina e ospitalità»

Il candidato sindaco del centrosinistra: l’ex monastero ospiti i futuri professionisti della ristorazione e dell’ospitalità. Una scuola internazionale di specializzazione sul modello di quella presente alla reggia di Colorno, a Parma.

Ad Astino i futuri professionisti della ristorazione e dell’ospitalità. È la proposta lanciata da Giorgio Gori , candidato del centrosinistra, per il recupero e il rilancio definito del l’antico monastero dell’omonima Valle.

Per la precisione «una scuola internazionale di cucina ed ospitalità di tipo universitario» sul modello di quella già esistente (Alma) ed ora ospitata nella bellissima reggia di Colorno, a Parma.

La proposta è «stata elaborata nell’ultimo anno e mezzo nell’ambito di InNova Bergamo» ha spiegato Gori, ricordando il lavoro della sua associazione. «Dobbiamo restituire alla città questo meraviglioso edificio con delle funzioni che lo rendano fruibile e che consentano di terminarne il recupero» ha spiegato Gori, accompagnato ad Astino da Stefano Zenoni, consigliere comunale .

L’idea di Gori è quella di corsi di cucina e management alberghiero, residenziali per 12 mesi e rivolti a studenti italiani e stranieri. La Fondazione Mia stava lavorando all’ipotesi Adapt, ovvero la scuola di alta specializzazione di giuslavoristi che fu di Marco Biagi, ora diretta dal bergamasco Michele Tiraboschi. Ma ultimamente le parti si erano molto raffreddate. Nel frattempo è stato completato il recupero della chiesa del Santo Sepolcro, riconsegnata alla città lo scorso novembre.

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