La Provincia chiederà a Delrio
14,5 milioni per la variante di Zogno

I passaggi del ragionamento sono un po’ da mal di testa, ma se si arriva in fondo la conclusione, vista dal fronte Provincia, è lineare: «Con un contributo da 4,8 milioni, il Ministero potrebbe permetterci di sbloccare due opere che ne valgono 70».

Ovvero: la variante di Zogno, e la Lecco-Bergamo. Sulla prima, la strada per far ripartire i lavori sta prendendo forma (i lavori sono fermi dall’autunno scorso, mentre da fine marzo l’impresa Itinera ha chiuso il contratto rinunciando alla prosecuzione del cantiere con affidamento diretto).

Il nuovo progetto preliminare per il completamento non può tener conto dei precedenti ribassi d’asta, visto che si andrà a nuova gara. Quindi, dai 23,8 milioni di extracosti di cui si è finora parlato (che dovrebbero venire da Regione, 16 milioni, e Provincia, 7,8), il quadro economico di partenza, incluse le cosiddette «somme a disposizione» per indagini, imprevisti, altre spese, sale a 31,5 milioni. Un bel balzo all’insù, che porta al momento a un «buco» di 7,7 milioni. Per governarlo, l’ipotesi proposta (su cui la discussione comunque è ancora in corso: se ne parlerà anche lunedì sera in un incontro tecnico in Regione) sarebbe di suddividere i lavori in tre lotti continuativi: un primo da 11 milioni, un secondo da 10, e un terzo per la cifra restante. Questo permetterebbe, tra un passaggio e l’altro, di recuperare i ribassi d’asta (ipotizzabili in circa 4,5 milioni). Ciò non toglie che all’appello mancherebbero ancora dei fondi, almeno tre milioni.

Così, l’intento di Via Tasso è di sottoporre il tema al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che sarà a Bergamo lunedì 25 maggio per la visita inaugurale della nuova area terminal dell’aeroporto di Orio. La Provincia è pronta a garantire il milione previsto per quest’anno per Zogno, e si è impegnata a trovarne altri 6,8 nei prossimi anni. Ma, vista la situazione dei conti e i crescenti tagli previsti, le incertezze non mancano. Al ministro, quindi, si chiederà di valutare su quest’opera un finanziamento di complessivi 14,5 milioni. Ovvero, i 7,7 mancanti, più i 6,8 che la Provincia dovrebbe garantire dal prossimo anno.

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