La terra continua a tremare ad Amatrice
Il governo: «Via le tende entro un mese»

La terra continua a tremare ad Amatrice e negli altri paesi devastati dal terremoto nel Lazio e nelle Marche. Nuove scosse di terremoto, di magnitudo 4,4 e 3,7 le due più forti, hanno scosso l’area colpita dal sisma del 24 agosto.

L’epicentro della scossa di magnitudo 4,4 è stata localizzata a 7 chilometri da Arquata del Tronto. Finora sono 2.000 le repliche sismiche. Ad Amatrice nuovi crolli nella scuola, mentre in nottata è stato recuperato il corpo di una donna, uno dei tre dispersi sotto le macerie dell’Hotel Roma. Il numero totale delle vittime è attestato a 290, i dispersi sono 10. Nel frattempo il governo ha studiato un piano di emergenza per le aree interessate dal sisma e anche per le altre zone italiane e rischio sismico attraverso un’opera di ricostruzione e prevenzione.

Ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto non appena la situazione sarà sicura partirà lo sgombero delle macerie di tutte le case e gli edifici pubblici: solo in questo modo si potranno stimare realmente i danni del terremoto. Secondo il piano del governo gli sfollati lasceranno le tende entro un mese e saranno alloggiate in moduli, poi in casette di legno in modo tale da avere una sistemazione stabile entro sei mesi.La ricostruzione dovrebbe partire nella primavera del 2017: non in un’altra zona come avvenuto a L’Aquila, ma nello stesso identico posto.

La regia sarà affidata all’ex governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani. «Per la prima volta nella storia dei terremoti ricostruiremo le nuove abitazioni accanto a quelle crollate, per non perdere l’identità - assicura Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice che ne ha parlato ieri con Renzi - Iniziamo nelle 68 frazioni e poi arriviamo in città. Recuperiamo tutti i simboli, a partire dalla Chiesa di Sant’Agostino, la basilica e la torre civica. E diamo priorità a scuole e abitazioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA