Lago d’Endine, una stagione da record
Tanti stranieri: molti tedeschi e olandesi

Le presenze sul lago di Endine quest’anno hanno superato di gran lunga ogni più rosea aspettativa. Cifre ufficiali non ve ne sono, tuttavia non si possono sottovalutare alcuni indicatori.

In particolare quelli registrati nei weekend: seconde case sempre aperte, spiaggette prese d’assalto, sagre ed eventi che hanno fatto il pienone durante le serate. Nota dolente: il consueto, interminabile, serpentone di auto sulla strada del rientro a casa.

C’è chi usa toni trionfalistici, chi li smorza ed evita di parlare di boom, nel complesso la stagione ormai agli sgoccioli ha riservato buone sorprese ai comuni che si affacciano sul lago. Buone le presenze di tedeschi e olandesi.

Marco Zoppetti, primo cittadino di Endine, conferma il trend positivo. «Le condizioni climatiche favorevoli - esordisce - hanno contribuito a far lievitare le presenze dei villeggianti. Ne hanno beneficiato gli esercenti e ristoratori della zona, come La Romanella e il K-Beach».

«Dopo un 2014 da dimenticare se non da buttare - Luciano Bolandrina, titolare dell’albergo-ristorante «La Romanella e sindaco per tre mandati -, finalmente due mesi caldi che hanno fatto registrare un 20% di presenze in più, specie per l’albergo. Puntiamo molto anche sulla ristorazione, sui prodotti locali e a km 0».

Sul lungolago servirebbero piste ciclabili e pedonali: almeno questo è quello che chiedono i turisti.

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