L’Eco ambasciatore dell’Expo
con un progetto multimediale

Il respiro mondiale della prima Esposizione universale dedicata all’alimentazione, unita al «glocal» del giornale «dal cuore bergamasco». È ufficiale l’accordo fra Expo Milano 2015 e Gruppo Sesaab-L’Eco di Bergamo.

Il respiro mondiale della prima Esposizione universale dedicata all’alimentazione, unita al «glocal» del giornale «dal cuore bergamasco». È ufficiale l’accordo fra Expo Milano 2015 e Gruppo Sesaab-L’Eco di Bergamo, che conferisce al nostro quotidiano, e in particolare al progetto multimediale e itinerante de «L’Eco café» un ruolo di vero e proprio ambasciatore di Expo in Bergamasca.

L’iniziativa sarà, fra la gente, l’amplificatore del tema guida «Nutrire il Pianeta, energia per la vita». Lo scopo è promuoverne l’essenza e favorire una partecipazione attiva a Expo dei bergamaschi, da visitatori o addirittura da volontari, attraverso i bandi che verranno distribuiti. Nei 184 giorni di esposizione, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, arriveranno 20 milioni di visitatori.

«È motivo d’orgoglio per tutti noi - afferma Giorgio Gandola, direttore de L’Eco di Bergamo - poter affiancare il logo de L’Eco café a quello di Expo. Tre anni fa quando immaginammo questa avventura non avremmo mai potuto prevedere un simile consenso, determinato dal rispetto dei lettori nei confronti del loro giornale, dall’affinità intima che avvertono con L’Eco e dal favore col quale vedono le nostre iniziative sul territorio. Ecco cosa significa voler bene al territorio. Significa stargli vicino, raccontarlo, comprenderne le curve e raggiungerlo per dargli voce. È il senso de L’Eco café, e l’Expo lo ha colto. Questo dimostra che Expo non è solo una vetrina asettica del made in Italy, ma vuole essere un’occasione perché i territori si sentano parte di un progetto vincente. La posta in gioco è il rilancio del nostro Paese».

Cibo, acqua, salute, ambiente e territorio, innovazione e tecnologia saranno le parole chiave di Expo, cui hanno aderito, con propri padiglioni, 144 paesi (il 94% della popolazione mondiale), Onu, Unione europea e Cern, organizzazione europea per la ricerca nucleare. Expo Milano 2015 proporrà anche l’innovativo modello di partecipazione «Cluster» (letteralmente grappolo, gruppo). Si tratta di nove aree tematiche «trasversali», dove i Paesi saranno raggruppati attorno a specifiche catene alimentari (riso, cereali e tuberi, spezie, cacao, caffè, frutta e legumi) o tematiche (agricoltura e nutrizione in zone aride, mare e isole, ecosistemi del Bio-Mediterraneum). Nei giorni scorsi è stato presentato anche il «cantiere di paesaggio» di Expo, che con 200 mila metri quadrati di superficie (1,1 milioni di metri quadrati quella complessiva del sito espositivo) sarà il più grande d’Europa. Verranno messi a dimora qualcosa come 12.000 alberi, 85.300 arbusti, 107.600 piante acquatiche e 151.700 erbacee.

«Dispiegheremo al meglio i mezzi a nostra disposizione per dialogare con i cittadini e ascoltare la loro voce - sottolinea Claudio Calzana, direttore dei progetti editoriali e culturali di Sesaab -. Quanto a Expo, posso annunciare in anteprima una novità legata al tema dei Clusters e delle spezie in particolare. In tre tappe del tour (la prima mercoledì 9 luglio a Treviglio) proporremo in piazza un incontro informativo con Rachida Karrati, protagonista all’ultima edizione di Masterchef, che presenterà terre d’origine, proprietà e ricette legate alle spezie. Sarà un miniformat televisivo, che sarà programmato da Bergamo Tv e messo a disposizione di Expo».

Durante l’Esposizione milanese saranno chiamati a raccolta, da ogni parte del Pianeta, uomini e competenze per affrontare le sfide legate all’alimentazione e allo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, scientifico, culturale e sociale. Bergamo e i bergamaschi avranno la possibilità, grazie all’accordo fra Expo Milano 2015 e L’Eco café, di scoprire in anteprima l’allestimento, di navigare virtualmente fra i padiglioni e, perché no, dare il proprio contributo diretto di idee e di impegno come volontari. Expo è domani, a due passi da casa. E il futuro siamo noi.

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