L’«eliminazione delle supplenze»
Sindacati sul piede di guerra

Il «pacchetto scuola» non ha ancora tagliato il traguardo, ma le polemiche già accompagnano la sua corsa verso Palazzo Chigi. Il capitolo che per ora sta facendo più discutere è quello con il titoletto «eliminazione delle supplenze».

Il «pacchetto scuola» non ha ancora tagliato il traguardo, ma le polemiche già accompagnano la sua corsa verso Palazzo Chigi. Il capitolo che per ora sta facendo più discutere è quello con il titoletto «eliminazione delle supplenze».

Ne ha parlato lunedì il ministro Stefania Giannini e le reazioni non si sono fatte attendere. «Il ministro dell’Istruzione dice che vuole eliminare i supplenti? Allora si metta all’opera, perché non deve fare altro che assumerli», replica l’Anief, Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione.

«Se le linee di indirizzo sulla scuola dovessero corrispondere all’intervento annunciata dalla Giannini non ci sarebbe nulla di nuovo rispetto alle impostazioni fallimentari della Gelmini», commenta il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, che mette le mani avanti: «Siamo pronti al confronto, ma deve essere chiaro che non subiremo passivamente scelte che dovessimo ritenere sbagliate».

L’Unicobas annuncia lo sciopero della scuola per mercoledì 17 settembre, primo giorno nel quale saranno aperte tutte le scuole del Paese, perché ritiene «inaccettabile il progetto di riforma Renzi-Giannini».

Due pagine su L’Eco di Bergamo del 27 agosto

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